Duro scontro a “Piazza Pulita”, su La7, tra Paolo Mieli e Michele Santoro sulla guerra in Ucraina.
Santoro, rispondendo alla domanda di Mieli su chi si dovesse fermare in questa situazione tra i leader mondiali, ha affermato: “Chi si deve fermare adesso è Biden, non è Putin”.
Una posizione simile era stata espressa sempre nella serata di giovedì dal leader della Lega Matteo Salvini, il quale intervenendo a “Dritto e rovescio” su Rete 4, ha affermato: “Bisogna stare molto attenti, bisogna stare dalla parte della libertà, dell’Occidente e della democrazia ma non rispondendo a bombe con altre bombe o ai missili con altri missili”.
“Alcune parole del presidente Biden – ha continuato Salvini – o le parole di guerra di alcuni leader occidentali sicuramente non aiutano a distendere il clima. Basta un bottone sbagliato al momento sbagliato contro l’aereo sbagliato e rischia di esplodere tutto”. “Non vorrei che ci fosse qualcuno che ha una convenienza economica o politica a che la guerra continui. L’Italia sicuramente no. Secondo Salvini la “priorità è costringere tutti ad avvicinare la pace. Occorre fare di tutto per il cessate il fuoco”. Anche il leader del M5s Giuseppe Conte ha una posizione analoga: “Non vogliamo una escalation militare, quindi basta con gli armamenti sempre più pesanti”.
Ospite a inizio aprile sempre a Piazzapulita, Santoro aveva detto: “Io non penso che Putin sia il maggiore nemico che noi abbiamo di fronte in questo momento. Il nemico più mostruoso che sta di fronte a noi è la guerra. La guerra è mostruosa”. E ancora: “Processiamo Putin, ma allora processiamo pure Bush. A Baghdad i bambini sono morti bruciati dai missili”, ha detto ancora Santoro, che sul caso professore della Luiss Alessandro Orsini e la cancellazione del suo contratto con la Rai dopo aver espresso posizione filoputin, aveva osservato: “È una violazione pretendere di non pagare un pensiero che si considera scomodo”.