Putin: l’economia russa resiste bene alle sanzioni

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“Nonostante tutte le difficoltà, l’economia russa sta resistendo bene al colpo delle sanzioni”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, nel corso dell’incontro con il leader autoritario della Bielorussia Alexander Lukashenko. Lo riporta la Tass.

Cremlino: preoccupati per ergastolo a soldato russo

Il Cremlino si dice “preoccupato” per Vadim Shishimarin, il primo soldato russo processato per crimini di guerra in Ucraina e condannato all’ergastolo da un tribunale di Kiev dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver sparato a un civile disarmato nella regione di Sumy. “Siamo naturalmente preoccupati per le sorti del nostro cittadino – ha detto Peskov in dichiarazioni riportate dalla Cnn – Non abbiamo molte opportunità di proteggere i suoi interessi sul posto poiché (a Kiev) le istituzioni straniere in realtà non hanno attività”. Ma, ha aggiunto, “questo non significa che non valuteremo la possibilità di fare tentativi attraverso altri canali”.

Ungheria: prima piano per uscita petrolio e poi ok a sanzioni

“Nella dichiarazione di Versailles tutti hanno concordato che ci può essere un passo avanti nelle sanzioni solo quando tutte le circostanze nazionali e il diritto di ogni paese al proprio mix energetico sono tenuti dovutamente in considerazione. Per l’Ungheria la priorità è garantire l’approvvigionamento e la sicurezza energetica”. Così la ministra della Giustizia ungherese, Judit Varga, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari generali a Bruxelles.”Prima dobbiamo avere un piano strategico, a breve e lungo termine, su come uscire da queste risorse fossili. E poi per quanto riguarda gli oleodotti di petrolio russo, questo richiede tempo e investimenti, non solo sul lato ungherese ma anche su quello degli altri partner dell’Ue”, ha aggiunto. “Chiedo comprensione ai nostri partner e questo va incluso in un orizzonte strategico perché ci siamo muovendo verso un’industria a zero emissioni”, ha ribadito. “Siamo in stretta negoziazione con la Commissione e tutte le nostre carte sono sul tavolo. C’è anche il problema delle raffinerie, anche in Slovacchia, che sono calibrate al petrolio russo. Sono fatti fisici e matematici e spero che nello spirito della dichiarazione di Versailles le istanze di tutti i paesi siano prese in considerazione. Dobbiamo prima vedere le soluzioni della Commissione e poi (ci potrà essere il via libera) alle sanzioni”, ha concluso.

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