(Agenzia DIRE) È uscito dal reparto di terapia intensiva Giorgio Napolitano, ricoverato da alcuni giorni all’Inmi Lazzaro Spallanzani. Il presidente della Repubblica emerito, 96 anni, sabato è stato sottoposto a un intervento chirurgico all’addome.
Come spiega in una nota l’Istituto Spallanzani, l’operazione “ha avuto un esito positivo” e dopo alcuni giorni in osservazione Napolitano “ha lasciato la terapia intensiva ed è stato trasferito in reparto”. Per quanto riguarda le condizioni del presidente emerito, lo Spallanzani comunica che “il paziente è vigile e stabile“.
Le parole dei medici dopo l’intervento a Napolitano
Secondo quanto appreso domenica scorsa dall’Adnkronos da ambienti sanitari, è stato buono il decorso post operatorio del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, sottoposto a un intervento chirurgico sabato e poi ricoverato in terapia intensiva dell’Inmi Spallanzani. Se il decorso continuerà a essere positivo, avevano sottolineato le stesse fonti.
Subito dopo l’intervento l’Istituto Spallanzani di Roma aveva fatto sapere con una nota che “il presidente Emerito della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico dall’equipe di Giuseppe Maria Ettorre presso il Dipartimento interaziendale dell’azienda San Camillo-Forlanini ed Inmi Spallanzani”. “L’intervento condotto con tecnica mininvasiva è riuscito. Attualmente il paziente è ricoverato presso la terapia intensiva dell’Inmi Spallanzani. Il presidente è sveglio con quadro clinico stazionario. La prognosi resta riservata”, spiegava la nota.
“Il presidente sta bene ed è sveglio. Ha superato l’intervento, ma ovviamente è in terapia intensiva in prognosi riservata. Non posso dire di più” aveva dichiarato all’Adnkronos Salute di Ettorre, capo dell’équipe che ha operato Napolitano.
Nato il 29 giugno 1925, figlio dell’avvocato, poeta e saggista Giovanni Napolitano e di Carolina Bobbio, Giorgio Napolitano è stato l’11º Presidente della Repubblica Italiana dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015 e il primo della storia italiana a essere stato eletto per un secondo mandato.