Ospite in collegamento con ‘Non è l’Arena’, durante l’ultima puntata andata in onda domenica 12 giugno, il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, il quale aveva abbandonato per protesta la trasmissione in diretta.
“La7 domenica è diventata la terza rete nazionale, ha fatto un record, questo non è banale. Il pubblico voleva capire”, ha spiegato il conduttore Massimo Giletti. Immediata la replcia di Sallusti: “Sono contento che tu l’altra sera hai fatto il record d’ascolti, ma qui non siamo a Ballando con le stelle dove è importante intrattenere il pubblico. Da te si parla di cose maledettamente serie”, ha detto.
Giletti ha poi spiegato di aver “deciso di andare a Mosca perché volevo conoscere il punto di vista del nemico: questo è utile per il pubblico? Penso di sì, visto che in base a un recente sondaggio Ipsos il 41% degli italiani pensa che l’informazione sia sbilanciata pro Ucraina”.
Sallusti ha criticato nuovamente la presenza in puntata di Maria Zakharova, direttore del dipartimento informazione e stampa del Ministero degli esteri della Russia, e portavoce di Lavrov: “Non c’è bisogno di andare a Mosca per capire che stanno facendo una guerra. Hai intervistato la portavoce del ministro degli esteri. Cosa volevi che ti dicesse? L’altra sera mi sono trovato in un mega spot di Putin contro l’occidente e contro di te che sei l’unico giornalista europeo che si ostina in buona fede a cercare di capire le loro ragioni, anche se mi pare di capire che pure stasera i cattivi siamo noi. Noi ne abbiamo fatte tante di cose brutte, ma sono convinto che la bilancia che pesa il livello di libertà e civiltà penda ancora pesantemente dalla nostra parte. Li abbiamo abituati troppo bene: possono insultarci gratis e noi dobbiamo stare zitti. Io non sono stato zitto, gliel’ho detto”, ha detto il giornalista.