Scissione M5S, Meloni: ‘Continuare a tenere in piedi questo governo è una follia’

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“Lo strappo di Di Maio? Mai vista una scissione di partito per continuare a stare nello stesso governo e votare gli stessi atti”.

Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, intercettata nei pressi della Camera dai giornalisti dell’AdnKronos.

Secondo la presidente di Fdi si è di fronte ad uno scenario in cui la politica si rivela lo spazio usato per “la gestione del potere e litigi personali”.

“Quelli che dovevano aprire il palazzo come una scatoletta di tonno hanno finito per mettere la democrazia in salamoia. Ma al di là del giudizio sulle persone e le scelte, ritengo che continuare a tenere in piedi questo governo a fronte dello scioglimento di fatto del principale partito di maggioranza che lo sostiene sia una follia”, ha concluso la leader di FdI.

M5S, Grillo e la scissione di Di Maio: ‘Non posso rispondere’

No comment di Beppe Grillo sull’addio di Luigi Di Maio, che dovrebbe essere ufficializzato nelle prossime ore.

Il garante del M5S dribbla la domanda dell’Adnkronos ricorrendo alla consueta ironia:

“Ah, attenda un attimo…Paaarviiiiin – si appella alla moglie – siamo abbonati? Mi spiace, non siamo abbonati, non posso risponderle”, dice riagganciando il telefono, si legge sul sito dell’agenzia.

Cosa ha detto Di Maio

“Quella di oggi è una scelta sofferta che mai avrei immaginavo di dover fare. Oggi io e tanti colleghi lasciamo il Movimento 5 stelle. Grazie al Movimento cinque stelle per quello che mi ha dato, ma credo anche di avere ricambiato. Da domani non sarà più prima forza in Parlamento”. Queste le frasi con cui, verso la fine del suo discorso tenuto all’Hotel Bernini di Roma, il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha sancito lo strappo definitivo con il suo passato. E poi: “Da oggi inizia un nuovo percorso e per fare progredire l’Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro”, così le parole di Di Maio, che sembrano accantonare il celebre “uno vale uno”, che per anni è stato uno dei cavalli di battaglia del M5S.

“Per fare progredire l’Italia da Nord a Sud verso le sfide globali abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro”. Di Maio aggiunge: “Le esperienze, le capacità personali, devono rappresentare un valore aggiunto per le forze politiche”.

“Mi sono interrogato a lungo sul percorso che il M5S ha deciso di intraprendere: un percorso di chiusura, che guarda al passato, che ripete gli errori del passato. Non siamo riusciti a cambiare, a invertire quella rotta che avrebbe dovuto consentirci di raggiungere la maturità. Siamo ancorati a vecchi modelli. Era necessario aprirsi al confronto, ascoltare delle critiche, ma non è stato possibile”, afferma ancora il ministro.

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