Medvedev: ‘Senza offesa per nessuno, ma è evidente a tutti che Draghi non è Berlusconi e Scholz non è Merkel’

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“Senza offesa per nessuno, ma è evidente a tutti che Mario Draghi non è Silvio Berlusconi e Olaf Scholz non è Angela Merkel. Si tratta di persone nuove e di una nuova era di governo, a mio avviso tutt’altro che ottimale”.

Così in un lungo post su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza e ex presidente russo Dmitry Medvedev.

“Il problema della degenerazione della politica europea -afferma – è soprattutto legato al fatto che è diventata una pallida riserva dei solisti americani. Charles de Gaulle potrebbe opporsi a qualsiasi presidente americano. E ora quali europei lo faranno senza stringersi la mano? Non pensano al futuro. Sono limitati solo dai loro flaccidi obiettivi elettorali”.

“Da molto tempo – sostiene Medvedev – sono in contatto con leader stranieri e posso constatare quanto il livello dei politici occidentali si sia abbassato. Negli ultimi vent’anni èa ccaduto letteralmente davanti ai miei occhi”.

Lavrov: l’Occidente sfrutta crisi per interferire nel Mar Nero

“Gli sforzi delle Nazioni Unite e della Turchia per esportare grano ucraino avrebbero avuto successo molto tempo fa se Kiev avesse risolto il problema dello sminamento dei porti e i tentativi di creare una coalizione internazionale che mira esclusivamente a interferire negli affari della regione del Mar Nero”, Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Lo riporta Ria Novosti.

Cremlino: pace solo se Kiev accetta nostre condizioni

Una soluzione pacifica della crisi ucraina sarà possibile solo dopo che Kiev “avrà soddisfatto tutte le richieste della parte russa”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, parlando con la stampa.

Johnson: “Lo slancio di Mosca rallenterà nei prossimi mesi”

L’intelligence britannica prevede che lo slancio offensivo della Russia in in Ucraina rallenterà nei prossimi mesi. Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson, riporta il Guardian. “Il nostro servizio di intelligence ritiene che nei prossimi mesi la Russia potrebbe arrivare a un punto in cui non ci sarà più alcuno slancio in avanti perché ha esaurito le sue risorse”, ha detto Johnson a un gruppo di media europei. “Allora dobbiamo aiutare gli ucraini a invertire la dinamica. Discuterò di questo al vertice del G7 in Germania”, ha aggiunto.

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