Orsini contro Cuperlo (Pd): «Al suo partito, che si comporta in maniera inqualificabile per quanto riguarda la guerra in Ucraina, ne ho dati di ceffoni»

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Scontro tra Alessandro Orsini e l’esponente del Pd Gianni Cuperlo sull’invio delle armi all’Ucraina durante l’ultima puntata stagionale di Cartabianca, trasmissione di Rai 3, condotta da Bianca Berlinguer.

Il professore ha affermato: «Ci stiamo preparando a inviare altre armi pesanti. Oggi con il voto in Parlamento l’Italia ha fatto un passo avanti verso l’internazionalizzazione della guerra e non sta facendo nulla per la pace» e ha poi accusato il premier Mario Draghi di non fare «nulla» per la pace.

Cuperlo ha quindi ribattuto: «Credo sia fuori dalla realtà concentrare la critica unicamente sulle cancellerie dell’Europa, sulla Casa Bianca o sulla Nato, rimuovendo che siamo al quarto mese di conflitto, con migliaia di morti, milioni di sfollati e un paese piegato dai bombardamenti. C’è una responsabilità colossale e storica di Putin e della Russia. Lei da settimane, da mesi, sta parlando contro la Nato. Parli un po’ anche dell’invasione di un Paese sovrano, dove ci sono distruzioni e morte. Non è scontato».

«Al suo partito ne ho dati di ceffoni, altro che vittima. Al suo segretario, ai suoi colleghi in parlamento. Al suo partito, che si comporta in maniera inqualificabile per quanto riguarda la guerra in Ucraina, parlo come voglio», ha risposto Orsini.

Orsini: «Draghi ha imbrogliato gli italiani con degli escamotage. Non ha volontà politica, fa quello che dice Biden»

«Mi colpisce quanto l’Italia sia sottomessa. C’è un evidente scostamento tra quello che sentiamo e quello che succede davvero. Noi sentiamo analisti, ricercatori, politici, giornalisti. Credo che molti siano disonesti perché legati a forti centri di potere. Facciamo il calcolo di chi parla bene di Draghi e delle conseguenze di criticare il nostro governo. Mario Draghi ha imbrogliato gli italiani».

Così, intervistato da Massimo Giletti a ‘Non è l’Arena’, il professor Alessandro Orsini.

«Tutte le volte che Zelensky incontra un fioraio, chiede armi pesanti. Pensiamo quando parla con i capi di Stato. Draghi ha incontrato a Kiev Olaf Scholz, cancelliere della Germania, ed Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese. In quell’occasione il presidente dell’Ucraina non ha chiesto armi. Si sono messi d’accordo», ha attaccato ancora il docente.

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