Speranza: “A ottobre si riparte con i richiami del vaccino Covid”

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(Agenzia DIRE) Mentre in Italia i casi di positività al Covid tornano ad aumentare, il ministro della Salute Roberto Speranza si proietta già a dopo l’estate. “Una cosa è certa: la campagna di vaccinazione ripartirà con i richiami autunnali. Nell’ultima riunione con gli interlocutori europei, in Lussemburgo, abbiamo deciso di muoverci insieme. Useremo i nuovi vaccini adattati“. Speranza, intervistato dal quotidiano ‘La Repubblica’, ricorda che i vaccini “sono efficaci e sicuri, lo dicono una valanga di numeri” e che in Italia, secondo l’Istituto superiore di sanità, “abbiamo salvato 150mila vite”.

Il ministro preannuncia “un ampliamento delle fasce anagrafiche coinvolte, sempre a partire dalle persone fragili. Dove verrà messa l’asticella, il limite di età sopra il quale sarà raccomandato il vaccino, però ce lo diranno Ema, l’agenzia del farmaco europea, e Ecdc, il centro per il controllo delle malattie. Per ora, comunque, non mi risulta che sarà tutta la popolazione ma una parte ampia“. E arriva un nuovo appello agli anziani e ai fragili a fare già ora la quarta dose, “visto che affrontiamo una nuova ondata”.

Per Speranza, anch’egli vittima del contagio nelle scorse settimane, “i dati dicono che la battaglia contro il virus, ancora aperta, va combattuta con l’evidenza scientifica e appunto i vaccini”. Dal ministro della Salute arrivano parole di rassicurazione a proposito dell’ipotesi di nuove restrizioni: “Non sono all’ordine del giorno revisioni delle misure. Non avere restrizioni non significa però che non contino i comportamenti individuali e le raccomandazioni”.

Ma il ministro della Salute esprime anche biasimo per i no-vax, che pochi giorni fa hanno imbrattato l’esterno dell’Istituto Spallanzani: “Una piccolissima minoranza, che però è molto rumorosa e sta superando anche il limite nei comportamenti”.

1 COMMENT

  1. il business continua: un “non vaccino” per proteggersi da una infezione di cui nessuno dice i veri numeri. vengono attribuiti al covid tutti i ricoverati positivi ma ricoverati per le patologie più disparate. danno i numeri dei malati covid a proprio uso: se vogliono dire che andiamo bene si fanno pochi tamponi, per dire che c’è una nuova ondata se ne fanno moltissimi, ma guardate le proporzioni tanti tamponi in più, tanti contagiati in più= stesse percentuali, da molti mesi. e nessuno dice i veri numeri degli effetti avversi e non si fa un monitoraggio attivo perchè il passivo dà numeri 100 volte inferiori e questo fà comodo al sistema.

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