Ucraina, Caracciolo: «Da noi ci raccontiamo favolette. La situazione è drammatica e va raccontata per quella che è»

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«Da noi si continua a parlare per slogan, ci raccontiamo favolette. La situazione è drammatica e va raccontata per quella che è».

Così il direttore di Limes, Lucio Caracciolo, parlando della crisi ucraina ad ‘Otto e Mezzo’ giovedì scorso.

«Mi capita spesso di incontrare dirigenti d’azienda o istituzionali che dicono ‘se raccontiamo le cose come stanno la gente si deprime e le cose peggiorano’. Non funziona così. È in corso una sorta di guerra economica mondiale che sta travolgendo moneta e finanza. Putin lo ha ammesso chiaro chiaro: lo scopo del conflitto è rovesciare l’ordine mondiale, compreso il predominio del dollaro. Siamo dentro un percorso gigantesco e bisognerebbe dirlo», ha avvertito.

«Le sanzioni sono fallimentari. Facciamo un bilancio. A cosa dovevano servire? A far cambiare atteggiamento ai russi, a farli diventare più ragionevoli. Ma era prevedibile che non accadesse: preparavano la guerra da anni. E poi nemmeno erano sanzioni, ma minacce di sanzioni, quindi poco credibili», ha detto ancora il giornalista.

Alla conduttrice che gli ha fatto notare che il premier Mario Draghi si è detto convinto dell’efficacia delle sanzioni, Caracciolo ha risposto: «Se lui ci crede, non voglio togliergli questa speranza però io non la vedo. Le sanzioni avevano anche una ragione nascosta cioè far finta che l’Occidente fosse d’accordo. Erano un compromesso tra gli interventisti e chi non voleva far nulla. Siccome la guerra e l’indifferenza non erano possibili, si è scelta questa strada. Ma fatte in questo modo sono state deleterie e hanno dimostrato che siamo divisi. A un certo punto l’Ucraina ci chiederà il gas oltre le armi e noi cosa risponderemo? Questa guerra finisce sul terreno, non attraverso iniziative diplomatiche estemporanee. E temo che dobbiamo continuare a dare armi, soldi e forse soldati affinché Kiev riporti qualche successo».

1 COMMENT

  1. si d’accordo, ma anche Caracciolo (uno dei pochi rispettabili giornalisti) non dice mai chiaro e tondo che situazioni complesse come questa vengono innescate o alimentate dagli USA, ciò non toglie le responsabilità di Putin che pretestuosamente ha invaso l’Ucraina massacrando migliaia di civili inermi, ma non sottolineare che gli USA ci sguazzano per interessi personali significa raccontare una parte della verità. Il peggio è che le nazioni europee sono al guinzaglio degli USA, noi italiani più di tutti.
    Altro tema mai del tutto esplicitato per ovvi motivi consiste nell’evidenziare le carenze politiche della UE, con quasi 500 milioni di abitanti non si riesce ad esprimere una classe politica colta e lungimirante in grado di cogliere sfide economiche e geopolitiche imposte da USA, Russia e Cina.

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