«Quel movimento che nasce sulle ceneri di Casaleggio padre è già finito. Grillo si è reso conto che il Movimento è nelle mani di un incapace che è Conte».
Così Paolo Becchi, docente universitario ligure ex attivista del M5S, collegato in diretta video con lo studio di Quarta Repubblica, il talk show di Rete 4 condotto da Nicola Porro. Ospiti della trasmissione anche i giornalisti Alessandro Sallusti, Daniele Capezzone e Gaetano Pedullà..
«I nostri nemici oggi penso che siano i 5 stelle quindi chiunque li mette in difficoltà diventano i miei amici», ha commentato il direttore di Libero Alessandro Sallusti. «Solo a ottobre capiremo dove il progetto di Di Maio andrà a parare», ha detto Gaetano Pedullà.
A questo punto è intervenuto Daniele Capezzone, che ha affermato: «Ci hanno fatto una testa così sulla trasparenza e ora dobbiamo carpire le indiscrezioni. La giostra finisce con una scissione dove entrambi le parti appoggiano lo stesso governo. Dopo tutti questi anni il vaffa gira e colpirà loro. Per me nella prossima legge di bilancio si dovrebbero buttare quegli 80 miliardi del reddito di cittadinanza sull’abbassamento delle tasse».
«L’idea fondamentale era che la politica non deve diventare una professione, questa era l’ideologia dei 5 stelle in origine, la rottura è avvenuta su questo. Che senso ha per gli Italia un’operazione del genere nel momento che le due parti restano a far parte dello stesso governo. Sono destinate a biodegradarsi», ha detto ancora Becchi.
«Grillo disse un anno fa che Conte era inadeguato a fare il leader. Le auto blu erano il male assoluto ora sono tutti in auto blu. Hanno detto no tav, no tap. Non si può governare con l’utopia», ha detto ancora sul M5S Sallusti.