“Stanno lavorando tutti perché dopo le elezioni, qualunque sia il voto degli italiani, i partiti tradiscano la scelta dei propri elettori e impongano la minestra riscaldata che c’era prima, cioè un governo che in un anno e mezzo non ha combinato niente, perché Draghi è il più sopravvalutato presidente del Consiglio della storia”.
Così intervenendo a “Otto e mezzo” il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio.
“Se uno dovesse ricordare una cosa memorabile che ha fatto questo governo, a parte galleggiare, rinviare i problemi e fare disastri sulla giustizia e sull’ambiente, si renderebbe conto che non ha fatto assolutamente niente. Ed è questo che ci stanno preparando per il dopo elezioni: cercare di fare tanti partiti di centro uguali per fregare gli elettori la prossima volta”, ha aggiunto Travaglio.
Ieri “è uscita la notizia che Grillo ha raccontato ai suoi parlamentari: Draghi gli scrive e gli telefona per parlare male di Conte e per tirarselo su. E secondo voi, Draghi è neutrale ed è stato neutrale rispetto alla scissione di Di Maio dal M5s? Stanno lavorando per spianare tutte le differenze e per creare un pensiero unico – spiega – con la creazione di tanti di partito di centro uguali per Draghi o per qualcun altro come lui, che potrebbe essere Cottarelli o un altro commissario esterno. Ci hanno provato coi 5 Stelle. Vedremo se gli riesce con Di Maio che ha più candidati che voti. Adesso ci proveranno con la Lega. Hanno messo a cuccia la Meloni, che ora è diventata atlantista, ma sono pronti a tagliarle la testa non appena la mette fuori dalla siepe”, ha detto ancora il giornalista.
M5S e governo Draghi, Travaglio: ‘Ma gli elettori contano ancora qualcosa?’
“Il M5s è nato come un movimento ambientalista, pacifista e legalitario. Sulla giustizia hanno fatto carne di porco con la riforma Cartabia, sulla guerra a momenti siamo più oltranzisti di Biden, sull’ambiente abbiamo il premio Attila ministro della Transizione Ecologica, per giunta raccomandato da Grillo. La domanda è: ma gli elettori contano ancora qualcosa?”.
Così intervenendo a “Otto e mezzo” il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, in riferimento alla permanenza dei 5 Stelle nel governo Draghi.
“Quando i 5 Stelle hanno governato nei primi due esecutivi hanno fatto un sacco di roba che stava nel loro programma: il reddito di cittadinanza, il decreto Dignità, lo spazzacorrotti, il taglio dei parlamentari, il superbonus 110%, il cashback. Nel giro di un anno e mezzo Draghi le ha smantellate quasi tutte. Ma uno entra nel governo e sta alla finestra per guardare gli altri che gli distruggono quello che ha fatto o avrà voce in capitolo, essendo fino alla settimana scorsa il partito di maggioranza relativa e adesso il secondo gruppo parlamentare?” ha aggiunto.
“Poi non ci meravigliamo che la gente non vada a votare. Ci mancherebbe altro che andasse. Già agli elettori stiamo dicendo come sarà il prossimo governo prima ancora di avergli chiesto cosa vogliono loro. Ma io mi meraviglio che il 40% abbia votato alle elezioni comunali e mi meraviglio che non scenda al 30% alle prossime elezioni politiche, se andiamo avanti a trattare gli elettori e i contenuti come se fossero epifenomeni. Un governo si sostiene perché faccia le cose che vuoi, altrimenti te ne vai e lo lasci sostenere da quelli che sono d’accordo con Draghi”, ha concluso.