“Ieri ho incontrato Beppe Grillo e il tesoriere Cominardi”.
Così intervenendo a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sociologo Domenico De Masi, che lunedì scorso ha incontrato il fondatore dei Cinquestelle Beppe Grillo. Come ha trovato Grillo? “Con Beppe ci conosciamo da anni e ogni tanto ci incontriamo. Lui resterà sempre il capo” dei 5Stelle “perché ne è il fondatore”. Ha avuto l’impressione che volesse allontanarsi dal Movimento o che invece intendesse rilanciarlo? “Che volesse rilanciare”.
A Un Giorno da Pecora poi il sociologo De Masi ha poi raccontato: “Grillo si è incontrato coi parlamentari, ha detto un sacco di cose, per esempio che Draghi gli telefona continuamente e gli parla pure male di Conte”. Draghi parlerebbe male di Giuseppe Conte a Beppe Grillo? “Lo ha detto ieri in una riunione dei suoi deputati, non a me, c’erano 200 persone. So che ha detto a quella riunione che Draghi gli telefona spessissimo, e se lo fa è per manipolarlo, non vedo altri motivi”.
Come risponderebbe Grillo a queste critiche? “Credo che si incavoli ovviamente, non è decoroso da parte di un premier parlare male di un presidente di un partito che è nel suo governo. Se sono vere sono indecenti e spudorate secondo me”. A Grillo quindi Draghi parlerebbe male politicamente di Conte? “Con me non ne ha parlato, ripeto, ne ha parlato ai suoi parlamentari ed ha accennato a questa cosa”.
Intervistato dal Fatto Quotidiano, De Masi ha dichiarato: “Secondo Grillo, Draghi gli ha chiesto di rimuoverlo (Conte, ndr) dal M5S, perché inadeguato”.
“Sono insorto, mi sono messo a urlare. ‘È indecente, si parla del tuo presidente, con quale diritto Draghi vi chiede questo?’. Poi gli ho spiegato anche che vogliono tenerli nel governo per cuocerli a fuoco lento. Sanno che in autunno, con questa crisi, i poveri aumenteranno in modo sensibile. Il M5S sarebbe pronto a farsene carico, a difenderli, e facendolo riacquisterebbe consensi. Ma non vogliono che questo accada. Vogliono danneggiare il Movimento, e mi pare che ci stiano riuscendo ottimamente”.
I delinquenti si sono impadroniti di tutto, soprattutto dei sistemi di comunicazione per continuare a delinquere e rimanere impuniti. E’ in atto uno stravolgimento della realtà, si spacciano al popolo notizie 100/100 % false e nessuno si ribella. Spacciare falsità dovrebbe essere reato, colui al quale è destinata la falsità viene evidentemente considerato un imbecille incapace di intendere e di volere. Che paese siamo diventati ?