«Nonostante l’intervento del Governo, le tariffe luce e gas rimangono comunque elevate e chi ha un contratto di fornitura nel mercato tutelato, a parità di consumi, pagherà per i prossimi 3 mesi circa il 58% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno».
Lo hanno sottolineato gli esperti di Facile.it.
«Oltre a prestare maggiore attenzione ai consumi e a limitare gli sprechi, una strategia per risparmiare sulle bollette finali è quella di scegliere attentamente il fornitore e l’offerta che meglio rispondono alle nostre esigenze e abitudini», avvertono.
Ieri Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha diffuso un comunicato in cui si legge che «nonostante prezzi all’ingrosso in brusco rialzo, influenzati dalla grande incertezza per il conflitto russo-ucraino, i provvedimenti adottati dal Governo e le misure regolatorie dell’Autorità hanno sterilizzato gli aumenti per l’energia elettrica e il gas naturale, per il mercato tutelato e in parte anche per il mercato libero».
«Il terzo trimestre 2022 per la famiglia tipo in tutela, vedrà un lieve incremento per la bolletta dell’elettricità, +0,4%, mentre rimarrà stabile la bolletta gas, senza alcuna variazione», spiega l’autorità.
«Viviamo un momento di grande complessità in cui anche piccoli aumenti possono provocare reazioni eccessive. La ricerca di una pur difficile stabilità nel segnale di prezzo alle famiglie, assume anche in questa fase estiva un particolare rilievo pur nella consapevolezza che tutti gli sforzi devono essere sin da ora concentrati nel definire strumenti e soluzioni che ci permettano di essere efficaci nel prossimo inverno, sia nel garantire la sicurezza della fornitura che nel contenere i costi per il consumatore finale e l’intero sistema. Commissione Europea, governi e regolatori nazionali stanno lavorando con comune intento verso questi obiettivi», ha affermato Stefano Besseghini, presidente di ARERA.
«Il quadro generale avrebbe determinato, in assenza di interventi, una variazione intorno al 45% della bolletta gas e al 15% di quella elettrica. Coerentemente con le disposizioni del decreto odierno, l’ARERA è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole sia per il settore elettrico che per il gas per la generalità degli utenti. Addizionalmente, come nel trimestre precedente, per il gas ha utilizzato una ulteriore componente tariffaria (la compensazione dei costi di commercializzazione, UG2) per azzerare i possibili aumenti», si legge ancora nel comunicato.