«Mi fu chiesto un parere in quanto capo di stato maggiore della difesa e risposi che sarebbe stata un scelta avventata» in quanto «il divide et impera è la strategia di Mosca verso l’Europa».
Lo ha rivelato il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione Europea fino al 2022, in occasione dell’uscita del libro scritto con Marco Valerio Lo Prete e pubblicato dalla Luiss University Press dal titolo “Missione”, le cui anticipazioni sono oggi su Repubblica.
«Al “polo” americano, infatti, lo Stato — in tutte le sue articolazioni, militare inclusa — dovrà affiancare il “polo” russo», è il virgolettato riportato.
Nel libro c’è anche il racconto del Consiglio dei ministri del governo Conte I: «Nel momento in cui mi viene chiesto un parere in proposito, espongo perché mi sembra una scelta avventata».
Il generale non fa sapere però nome del ministro che aveva sostenuto «la linea dell’equidistanza» tra Mosca e Washington, proposta dopo l’annessione della Crimea. Ma il generale sostiene la «costante della Storia e della geopolitica. L’obiettivo della Russia è sempre stato quello di incrinare l’unità euro-atlantica (e in subordine europea). E, in quanto superpotenza continentale, di riuscire ad affacciarsi sul Mar Mediterraneo per meglio opporsi alle potenze marine occidentali. Il divide et impera rimane la strategia di fondo di Mosca verso l’Europa».
La rivelazione. Il generale Graziano: "Un ministro giallo-verde propose: Italia equidistante tra Usa e Russia" https://t.co/EcsGNTMFwo
— Repubblica (@repubblica) July 7, 2022