L’ex senatore Ruggeri ai domiciliari: accusato di aver chiesto (e ricevuto) sesso, aragoste e casse di vino in cambio di posti di lavoro

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Salvatore Ruggeri, ex senatore dell’Udc ed ex assessore al Welfare della Regione Puglia, è finito ai domiciliari coinvolto in un’inchiesta giudiziaria della Procura di Lecce per corruzione, traffico di influenze e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico. Accusato di aver chiesto (e ricevuto) sesso, aragoste e casse di vino in cambio di posti di lavoro.

L’ex parlamentare è al centro dell’inchiesta della Procura di Lecce, che coinvolge 21 persone su presunti illeciti nel mondo sanitario, dei consorzi pubblici e nella gestione di concorsi e dei centri di procreazione assistita. Le misure sono state chieste dal sostituto procuratore Alessandro Prontera e disposte dalla gip Simona Panzera.

Undici le misure eseguite dalla guardia di finanza di Lecce: cinque ordinanze cautelari agli arresti domiciliari, quattro obblighi di dimora, un divieto di dimora e un divieto di esercitare attività imprenditoriale. Le ipotesi di reato sono di corruzione, traffico di influenze e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici. Altre dieci persone invece sono state iscritte nel registro degli indagati.

«Lo conoscono tutti come Totò Ruggeri, il suo nome di battesimo è Salvatore. Originario di Muro Leccese, 72 anni. Amministratore unico di numerose aziende che si occupano di lavorazioni industriali in alluminio, e tra queste c’è anche una che gestisce un lido balneare. In meno di 20 anni ha ricoperto diversi e importanti incarichi politici. Da Roma a Bari. Da parlamentare ad assessore regionale» si legge su Repubblica. «È stato per due volte in Parlamento, prima nella XV legislatura come senatore, e poi in quella successiva come deputato. Eletto nell’Udc, partito del quale è stato in Puglia il segretario regionale. Punto di riferimento da sempre per quell’area che si riconosce nei valori del centro moderato, il famoso terzo polo che nel tempo ha dovuto stringere alleanze e accordi per poter sopravvivere. Negli anni da onorevole è stato anche componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata. Erano gli anni tra il 2006 e 2008. Nel frattempo ha ottenuto il riconoscimento di Cavaliere prima, Commendatore poi e infine di Grande Ufficiale della Repubblica».

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