Orsini: «Caro Presidente Draghi, non smetterò mai di condannare l’invasione di Putin. Lei però la smetta di prendere in giro gli italiani»

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«Vorrei ringraziare tutti coloro che seguono le mie pagine e rispondere a quanti si lamentano dell’assenza di analisi strettamente geopolitiche in questo spazio. Delusione comprensibile, mi dispiace, ma quelle analisi le pubblico il martedì sul Fatto quotidiano e nei miei libri. Le mie pagine Facebook, almeno in questa fase, sono più che altro un luogo di confronto e di battaglia moderata, uno spazio per chi si batte per un’Europa diversa rispetto a quella di morte che i nostri governi stanno costruendo. Vorrei rispondere singolarmente a ogni commento, scusatemi, ma l’unico modo per avere un dialogo con voi è generare di volta in volta un nuovo post che tenga presente gli spunti e le critiche più argute.
Provo a rispondere ai vostri commenti più recenti».

Così in un post su Facebook il professor Alessandro Orsini.

«In primo luogo, non credo che sia una buona idea avanzare progetti di fuoriuscita dal mondo. Realismo e moderazione sono sempre necessari. Attenzione a non fraintendere: essere moderati non significa essere sempre schierati dalla parte del governo in carica giacché i governi possono anche diventare estremisti e promuovere le guerre. Quindi voglio chiarire che sono un oppositore moderato, cioè un moderato che si oppone alle politiche del governo Draghi in Ucraina», prosegue il post.

«Ecco un consiglio pratico. Per mettere i bastoni tra le ruote ai guerrafondai, è molto più utile porre il governo Draghi davanti alle proprie responsabilità. Come ho spiegato tante volte, dire che l’Europa invia armi pesanti all’Ucraina è fare un favore al governo Draghi. Se siamo in Italia, il mio consiglio è di dire che il governo Draghi è un governo guerrafondaio che promuove politiche di morte in Ucraina. Reputo che questo linguaggio sia più utile ed efficace. Se l’ultimo documento strategico della Nato dichiara che la Russia è il nuovo nemico dell’Occidente, è più utile ed efficace dire che il governo Draghi ha dichiarato che la Russia è il nemico presente e futuro dell’Italia. È molto più utile ed efficace dire che Mario Draghi intende danneggiare la Russia promuovendo politiche ostili e dannose per tutto il popolo russo. Ai fini della causa pacifista, è inutile dire che Draghi è nemico di Putin; è utile, invece, dire che Draghi è un nemico della Russia. Il governo Draghi sta facendo di tutto per costruire un futuro di guerra per i nostri figli, ma racconta di essere un governo di pace. L’inganno è noto: “Non è il governo Draghi che fa certe cose; è l’Unione Europea; è la Nato”. Insomma, il governo Draghi fa delle cose, ma non esiste, non ha volontà, non decide e, quindi, non ha colpe, né responsabilità. I sostenitori del governo Draghi si imbestialivano quando in televisione dicevo: “Draghi non fa niente per la pace”. La mia strategia comunicativa consisteva nel richiamare l’attenzione sulle responsabilità di Draghi, mentre la strategia dei draghiani era di scaricare le responsabilità di Draghi sull’Europa e sulla Nato affinché Draghi ne uscisse sempre bene: “Draghi invia armi pesanti in Ucraina? Suvvia, professor Orsini, perché se la prende sempre con Draghi? È l’Europa mica Draghi”.
Caro Presidente Draghi, non smetterò mai di condannare l’invasione di Putin», scrive ancora Orsini.

«Lei però la smetta di prendere in giro gli italiani.
Lei è un uomo che lavora soltanto per la guerra; non fa niente per la pace. L’ultimo documento strategico della Nato è l’ennesima prova documentale su cui fondo questa mia affermazione», conclude.

2 COMMENTS

  1. Caro prof. Orsini mi spiega come mai è uno dei pochi a essere lucido e obiettivo nelle sue analisi mentre tanti o quasi seguono il Drago? Non credo sia un fatto solo di poltrone e sudditanza. Gradirebbe chiarire, cordialmente Giuseppe.

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