“Pretendiamo un cambio di passo immediato” nel governo “per sostenere davvero famiglie e imprese travolte dalla crisi”.
Così sui social Giuseppe Conte, parlando del documento consegnato al premier Mario Draghi durante il recente incontro a Palazzo Chigi.
“Secondo l’Istat – spiega il leader del M5S”il Reddito di cittadinanza e le altre misure erogate dal Conte II nel 2020 hanno salvato dalla povertà assoluta 1 milione di cittadini, circa 500mila famiglie. Nel dramma della pandemia siamo intervenuti con coraggio e forza: senza quella determinazione, l’intensità della povertà in Italia sarebbe aumentata di 10 punti percentuali”.
“Non sono solo numeri. Sono storie di famiglie, donne, uomini e bambini che reclamano il diritto ad una vita degna di essere vissuta. Qualcuno invece strumentalizza queste sofferenze: Giorgia Meloni che insulta le famiglie in difficoltà parlando di “metadone di Stato”, Matteo Renzi che raccoglie firme per cancellare il reddito: una guerra a chi si sostiene con 500 euro al mese combattuta da politici che 500 euro li guadagnano in un giorno. Noi siamo un’altra cosa.
Per questo abbiamo consegnato un documento al premier Draghi in cui pretendiamo un cambio di passo immediato per sostenere davvero famiglie e imprese travolte dalla crisi.
Servono segnali immediati. Nessuno si salverà da crisi e inflazione con un bonus una tantum da 200 euro. Il Movimento 5 Stelle è nato per difendere i diritti dei cittadini e rispondere ai loro bisogni reali. Ad ogni costo, in ogni momento”, ha concluso Conte.
Istat: «Reddito di cittadinanza e di emergenza hanno evitato a un milione di individui di trovarsi in condizione di povertà assoluta»
«Le misure di sostegno economico erogate nel 2020, in particolare reddito di cittadinanza e di emergenza, hanno evitato a un milione di individui (circa 500mila famiglie) di trovarsi in condizione di povertà assoluta».
È quanto emerge dal rapporto annuale Istat.
Senza sussidi, la povertà nel 2020 sarebbe stata di 10 punti percentuali più elevata, raggiungendo il 28,8% (a fronte del 18,7% osservato).
Tuttavia, si legge nel rapporto, il numero di individui in povertà assoluta è quasi triplicato dal 2005 al 2021, passando da 1,9 a 5,6 milioni (il 9,4% del totale), mentre le famiglie sono raddoppiate da 800 mila a 1,96 milioni (il 7,5%). La povertà assoluta, tre volte più frequente tra i minori (dal 3,9% del 2005 al 14,2% del 2021) e una dinamica particolarmente negativa caratterizza anche i giovani tra i 18 e i 34 anni (l’incidenza ha raggiunto l’11,1%, valore di quasi quattro volte superiore a quello del 2005, il 3,1%).