M5S, Mannheimer: «Secondo me i 5Stelle scompariranno alle prossime elezioni»

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«Posso fare solo una frase di aggiunta a quello che ha detto molto correttamente Alessandra Ghisleri? Quello di cui ha voglia l’elettorato adesso, e da tanti anni, è qualcosa di nuovo, di diverso e di facile. Se dici qualcosa di facile trascini con te l’elettorato. Voi avete parlato dei 5 Stelle. Il loro slogan iniziale che mandava all’aria tutti (il vaffa, ndr) era una cosa semplice e seguita».

Così il sondaggista Renato Mannheimer, ospite dell’ultima puntata del talk show di La7, In Onda, insieme alla collega Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research.

«Adesso non hanno più nessuna possibilità, sono destinati al crollo. Secondo me scompariranno alle prossime elezioni. Ma lo spazio per questo ambito populista facile c’è ancora. Salvini ha avuto questa possibilità, l’ha sfruttata ma adesso è un pochino out dal punto di vista dell’elettorato che è molto volubile: prende e lascia subito. Vedete che spostamenti che ci sono in Italia nelle ultime elezioni».

«Meloni sta approfittando del consenso crescente verso di lei, ma deve stare attenta, perché l’elettorato è volubile e tutti i suoi voti non sono lì per sempre» – ha continuato nella sua analisi Mannheimer – «Ricapitolando, c’è spazio per un nuovo movimento populista in Italia. Ma non sicuramente occupato dal M5S che ha perso ogni credibilità e di cui parliamo aspettandone solo la fine, ha concluso il sondaggista.

2 COMMENTS

  1. E SE NON SARA’ COSI COME DICE IL FAMOSO SONDAGGISTA? e se invece sara’ la volta che gli italiani lasceranno i fanatismi politici di destra,sinistra e centro e avranno capito chi veramente lotta per il loro benessere?Se ancora non si e’capito allora……buonanotte.

    • Gino, lo spero veramente! Che gli italiani aprano gli occhi per cambiare in meglio la loro vita e il futuro dei loro figli.
      Il verminaio venuto alla luce interno al M5S è una catarsi inevitabile e necessaria per migliorare ed evolversi in un MoVimento granitico non accondiscendente al lerciume etico e morale che appesta l’Italia e gli italiani dal 1947.
      Che sia G. Conte o altri a condurre in porto il necessario cambiamento poco importa, importa l’approdo definitivo a quei principi sanciti originariamente da Grillo, Casaleggio e quegli esponenti che non hanno tradito se stessi e gli elettori.
      E non secondariamente gli italiani dovrebbero aver compreso che il sistema politico istituzionale italiano deve apportare correttivi sostanziale per essere credibile, come applicare il vincolo di mandato elettorale, proprio per evitare che scellerati individui possano disfare e rendere nulle le regolari elezioni politiche passando da uno scranno all’altro, o peggio formando nuovi partiti interni alle massime istituzioni nazionali senza consenso democratico con modalità usurpatorie.

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