Massimo Franco: «Credo che Draghi sia la garanzia interna che non arriverà la Troika estera in Italia»

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«Le dichiarazioni di Conte secondo me servono soprattutto a cercare di decifrare gli umori interni. E credo che oggi, anzi da alcuni mesi, il tema non sia tanto quello dei rapporti del M5S con Draghi, ma è quello del M5S con se stesso. Quindi ho la sensazione che ogni mossa di Conte debba tenere conto soprattutto della reazione di Beppe Grillo, perfino di un Di Battista qualunque o di alcuni settori che gli sono più o meno vicini. Quindi in realtà è una navigazione a vista in qualche modo obbligata, che rende la bussola molto mutevole».

Così il giornalista del Corriere della Sera, Massimo Franco, ospite nei giorni scorsi a ‘In Onda’, il talk show di La7 condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio.

«Cioè, le coordinate del M5S in questi mesi sono di giorni se non di ore. Quindi questo atteggiamento è fatto per dire, soprattutto agli estremisti che sono molti, ‘state tranquilli che non ho dato cambiali in bianco’. E quindi è una tattica fatta per cercare di arginare una pressione estremista che è molto forte. Devo dire una pressione con istinti suicidi. Perché, al di là del danno che stanno facendo all’Italia, a mio avviso una linea così radicale accelererà la crisi grillina, non la rallenterà. Chi pensa che in questo modo si recuperino voti si illude perché vedo un Movimento che deve capire qual è il modo migliore per ritardare il rapporto con l’elettorato che sarà comunque molto traumatico», ha affermato ancora il giornalista.

«Io credo che Draghi sia la garanzia interna che non arriverà la Troika estera in Italia. Ma se Draghi viene costretto ad andare via perché qualche partito in declino cerca di ottenere, illudendosi, qualche voto in più, facendo fuori Draghi, secondo me questo è un suicidio non a rallentatore, ma accelerato», ha concluso.

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