Taverna: «Ennesimo servizio shock smonta le balle sul reddito di cittadinanza»

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«A questi “imprenditori” che sfruttano senza alcuna pietà i loro impiegati vorrei dire: e se fosse tuo figlio a essere pagato 35 euro al giorno per lavorare 14 ore? E se fosse tuo figlio ad essere stato costretto a firmare un contratto farlocco, rinunciando a qualunque tutela sul posto di lavoro? Guardate questo servizio, l’ennesimo che denuncia la situazione lavorativa di troppi italiani e che smonta tutte le balle che vengono raccontate sul Reddito di cittadinanza».

Così su Facebook la senatrice del M5S, Paola Taverna, condividendo il video del servizio in questione.

«Io mi auguro che il faro che si è accesso sul fenomeno dei lavoratori sottopagati e sfruttati possa contribuire a far comprendere quanto sia necessario un ragionamento serio sul Salario minimo e, ancor di più, possa mettere a tacere una volta per tutte le critiche che vengono fatte al Rdc, che viene additato come il colpevole per la mancanza di lavoratori stagionali. Quando le ragioni, come è evidente, vanno ricercate altrove», conclude.

Guarda il video:

ISTAT, M5S: CHI ATTACCA RDC SI FACCIA ESAME DI COSCIENZA

«Anche l’ISTAT certifica quanto l’azione del Governo Conte II sia stata fondamentale durante la pandemia per arginare l’aumento della povertà assoluta. Le misure prontamente messe in campo e la presenza del Reddito di cittadinanza, a cui si è aggiunto il Reddito di emergenza, hanno evitato che un milione di persone vedesse aggravarsi la propria condizione socio-economica. Non solo: sempre grazie a questi interventi, nel 2020 si è evitata una crescita dell’intensità della povertà di 10 punti percentuali. Chi quotidianamente continua ad attaccare il Reddito di cittadinanza dovrebbe leggere attentamente questi numeri e farsi un esame di coscienza».

Così su Facebook il deputato del M5S, Davide Aiello.

«Nel documento presentato al premier Mario Draghi, il presidente Giuseppe Conte ha chiesto espressamente che venga posta fine ai vergognosi attacchi che vengono scagliati contro questa misura e, altresì, che si intervenga per frenare la crescita incontrollata del precariato e per aumentare gli stipendi dei lavoratori attraverso il taglio del cuneo fiscale e l’introduzione del salario minimo. Si tratta di temi per noi imprescindibili su cui attendiamo risposte precise e puntuali», conclude.

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