«Mentono. Continuano imperterriti a prendere in giro gli italiani. Mario Draghi mente sulle politiche sociali. Nessun piano, nessuna attuazione. Altro che agenda sociale, vige il metodo Giavazzi, uno di quegli esperti che negli anni hanno contribuito a produrre stipendi e pensioni al limite della sopravvivenza. Il salario minimo proposto da Draghi non è la legge che servirebbe ora per restituire un po’ di ossigeno ai lavoratori poveri e poverissimi. Il taglio del cuneo fiscale è incastrato nei verbi al futuro. Faremo, lavoreremo, vedremo, proveremo. L’emergenza è ora».
Così la senatrice Barbara Lezzi in un post su Facebook.
«Luigi Di Maio, in preda al terrore da perdita della poltrona da ministro, vaneggia sul disastro che si produrrebbe se si andasse al voto. Mente dicendo che l’Italia perderebbe la battaglia sul tetto al prezzo del gas perché questa battaglia è già persa. A Draghi non hanno concesso neppure un Consiglio straordinario e all’ultimo Ecofin nemmeno si è voluto toccare l’argomento. Il metodo europeo per affrontare l’economia di guerra, ai tempi di Draghi e Di Maio, è quello dell’ognuno fa per sé. Il problema è che le sanzioni contro la Federazione Russa se le devono sobbarcare soprattutto i Paesi più esposti e l’Italia è tra questi», ha scritto ancora l’ex pentastellata.
«In Europa non si pensa affatto a un Recovery di guerra, nonostante Draghi lo desse per cosa fatta già dallo scorso maggio. Anzi, in realtà si sta spianando la strada a una nuova austerità mentre ora servirebbe un’azione congiunta come c’è stata per la crisi sanitaria», conclude il post dell’ex ministra.
Lezzi: «Neanche Brunetta riesce a sperticarsi quanto Di Maio per difendere il governo»
«Neanche Brunetta riesce a sperticarsi quanto Di Maio per difendere il governo. Oggi ha sostenuto, con il suo ormai immancabile aplomb sofisticatamente istituzionale, che il Paese necessita di stabilità», ha scritto Lezzi in un altro post su Facebook.
«Caro Di Maio, sei sicuro che inviare armi contribuisca alla stabilità? E insultare Putin? E continuare a dire che l’Ucraina vincerà in nome dei valori occidentali mentre si consegnano i curdi a Erdogan, che genere di stabilità produrrà? Sei sicuro, caro Di Maio, che usare l’informazione per etichettare come putiniani chi non è d’accordo con voi, sia un mezzo per ottenere stabilità?» ha concluso l’ex ministra.