Di Battista: ‘Ottima notizia se il governo cade, ma non ne sono così sicuro’

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“Se davvero dovesse cadere il governo dell’assembramento (io non sono così sicuro) sarebbe un’ottima notizia”.

È la conclusione di un post pubblicato su Facebook di Alessandro Di Battista dopo la notizia delle dimissioni rassegnate dal premier Mario Draghi.

“Si appellano al senso di responsabilità quelli, che negli ultimi anni, sono stati responsabili solo del loro culo – attacca l’ex 5 stelle – tra l’altro flaccido come la loro etica. Parlano di rispetto delle Istituzioni coloro i quali, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, hanno violentato la massima Istituzione del Paese, il Parlamento, togliendogli ogni dignità. Parlano di ‘cose importanti ancora da fare’ i responsabili dell’ignobile legge Cartabia (che ha fatto indignare tutti i magistrati antimafia), coloro che hanno portato avanti la strategia fallimentare delle armi e delle sanzioni, coloro che pensano che sovranità, Costituzione, diritti sociali, acqua pubblica e conflitto di interessi siano parole vuote, obsolete, addirittura eversive”.

“E soprattutto hanno il terrore delle elezioni tutti coloro che, giustamente, provano vergogna alla sola idea di salire su un palco, di parlare in pubblico, di fare una promessa ai cittadini dopo ignobili giravolte, dopo aver mentito al Popolo italiano, dopo aver utilizzato la politica esclusivamente per interesse personale. Costoro – conclude Di Battista – prima di fare un comizio, dovrebbero chiedere alle loro scorte di sequestrare tutti i pomodori dai mercati rionali oppure dovrebbero parlare di spalle, anche se in molti, guardandogli i deretani riconoscerebbero all’istante i loro volti. Vedremo cosa accadrà. Ad ogni modo se davvero dovesse cadere il governo dell’assembramento (io non sono così sicuro) sarebbe un’ottima notizia”.

Nei giorni scorsi, sempre sul social network, l’ex deputato aveva attaccato il governo Draghi sulla gestione della crisi ucraina: “Il problema è che la strategia italiana sta fallendo e milioni di italiani se ne stanno accorgendo sulla loro pelle. Si combatte fino all’ultimo ucraino e si applicano sanzioni (per ossequiare Washington) fino alla completa separazione tra Europa e Russia. Dunque fino alla fine di quel briciolo di autonomia politica che ancora avevamo”, aveva scritto Di Battista.

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