D’Incà: riforme Pnrr a rischio da giustizia a concorrenza

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Uno scenario “estremamente critico” con i decreti legge pendenti in Parlamento che potrebbero subire uno stop e con le “riforme abilitanti per raggiungere gli obiettivi del Pnrr entro dicembre 2022” che non giungerebbero al traguardo, dalla concorrenza, ancora da approvare in Parlamento, alla giustizia, che aspetta invece i decreti attuativi. E’ l’allarme che lancia il ministro 5S per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà in caso di “dimissioni del governo” mentre è in corso il Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle per decidere la linea da tenere sulla crisi in corso. Al palo resterebbe anche la riforma del fisco.

Patuanelli, se Conte chiede ci dimettiamo ma non lo ha fatto

Il Presidente Conte non ha mai chiesto ai Ministri di dimettersi, qualora lo chiedesse ci dimetteremmo all’istante. Non siamo degli aspiranti Di Maio”. Lo afferma il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, del M5s.

Governo: Letta, ci sono condizioni per andare avanti

“Sono contento di essere qui ed esprimere un forte appello alle forze politiche che hanno sorretto con successo il cammino del governo Draghi in quest’anno e mezzo, perche’ questo cammini non si arresti, perché questo cammino venga rilanciato a partire da mercoledi’ con un nuovo voto di fiducia che stabilisca un percorso importante per completare le riforme che sono in cantiere e questo è l’impegno che noi stiamo mettendo da qui a mercoledì prossimo”. Lo ha detto Enrico Letta a margine del congresso del Psi in corso a Roma.

La crisi politica italiana potrebbe privare l’Ucraina di armi e di un supporto militare fondamentale nella sua lotta contro la Russia. E’ l’avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio in una intervista rilasciata a ‘Politico’, durante la quale ha accusato gli oppositori del premier italiano Mario Draghi di fare il lavoro del presidente russo Vladimir Putin. “I russi stanno proprio ora festeggiando per aver fatto cadere un altro governo occidentale”, ha detto Di Maio. ”Ora dubito che possiamo inviare armi” in Ucraina e questo ”è uno dei tanti problemi seri”, ha detto il titolare della Farnesina. Ma non solo. “Se il governo cade mercoledì, non avremo il potere di firmare nuovi contratti energetici e questo è grave perché siamo andando verso l’inverno”, ha fatto notare il ministro. Se il governo dovesse crollare, Di Maio ha garantito che continuerà a ricoprire un ruolo di custode con poteri limitati fino a dopo le elezioni

1 COMMENT

  1. Ma il problema di Dimaio e mandare armi all’Ucraina,e sostenere quel cog…..e di zelinski?A mio vedere si preoccupi di tutte le famiglie e dei loro morti che ha sulla coscienza e che non glie ne frega un cazzo,come a Putin,quindi Nato o non Nato pensate innanzitutto all’Italia e ai cittadini che hanno seri problemi,Conte non mollare.

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