Meloni insiste sulle elezioni e avverte Lega e Fi: «Non c’è tempo da perdere in riunioni conviviali. Ora forma e sostanza»

0
1522

«Dall’inizio della legislatura… Come molti ricorderanno, quasi subito, con i risultati poco chiari, abbiamo detto che sarebbe stato meglio tornare al voto. Temo che la storia ci abbia dato ragione. Noi non chiediamo le elezioni soltanto adesso, per i sondaggi favorevoli: lo diciamo da tempo, quando c’erano altri numeri. Senza una maggioranza coesa a sostenere il governo, arrivano solo compromessi al ribasso e spreco di risorse. Senza riforme. Tre governi diversi e i risultati li vediamo».

Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, intervenendo su CorriereTv.

Perché insiste sul voto subito? Non è meglio avere un governo? «Intanto il governo c’è. Questo racconto per cui si svuotano le istituzioni non è corretto . Nelle democrazie parlamentari c’è sempre un esecutivo in carica fino a quello successivo. Draghi resterebbe fino alle elezioni. Il voto visto come le cavallette delle piaghe… non condivido. Tutti i Paesi del mondo hanno la guerra, la pandemia, ma non si pongono il problema di quando ci sono le elezioni. Non le hanno sospese. Il tema esiste solo in Italia. Le urne non sono buone solo per i giorni di sole. Anzi. Nella tempesta hai bisogno del capitano scelto dall’equipaggio con una rotta e una meta. Basta con l’accanimento terapeutico di questo Parlamento e con i governi che non raggiungono risultati», ha risposto Meloni.

«Questa legislatura ci ha regalato tante sorprese. A fare previsioni si rischiano sempre figuracce. Dubito che la crisi rientrerà. Quando fu votata la fiducia a Draghi dissi in aula: “Ora li vede applaudire ma con il semestre bianco vedrà i dissidenti che salteranno fuori”. In realtà l’orizzonte era la pensione dei parlamentari. Inevitabile che partiti volessero ricostruirsi una presunta verginità. Prevedibile. Draghi se ne è reso conto. Capisce che i rapporti nella sua maggioranza possono solo peggiorare. E il calo del consenso è un altro aspetto delle sue valutazioni. Poi il premier conosce la situazione economica dell’Italia e quindi i problemi in arrivo, soprattutto per responsabilità dei partiti. Non escludo che si provi a convincerlo in ogni modo o si tenti con altre alchimie. Ma non vedo margini. Sarebbe scandaloso mettere assieme il quarto governo di fila caduto dall’alto solo per far vivacchiare la legislatura. Sarebbe una scelta di gravissima irresponsabilità», ha detto ancora la leader di FdI.

Alla domanda se la nota congiunta di Lega e Forza Italia sia anche un modo per escludere lei da una nuova esperienza di governo, Meloni risponde: «No, mai pensato. Normale che i due partiti assieme al governo tentassero di saldarsi di fronte all’aggressività della sinistra per i suoi progetti. La protervia di portare in Aula provvedimenti divisivi come cannabis e ius scholae… Giusto parlarsi di più tra loro, sono al governo. Anzi: qualcosa di più potevano portare a casa. Quando però l’esperienza è chiusa, è ovvio che dobbiamo tornare a vederci tutti assieme. Con un taglio diverso e con capacità di decisione. Sede istituzionale, ordine del giorno e conclusioni con indicazioni operative. Non c’è tempo da perdere in riunioni conviviali. Ora forma e sostanza».

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here