M5S, Conte stretto tra colombe e falchi: ‘spaccatura sulla fiducia a Draghi’

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Pareri divergenti all’assemblea congiunta del Movimento Cinque Stelle. Paola Taverna, Mario Turco, Michele Gubitosa e Riccardo Ricciardi, tutti vicepresidenti M5S si sarebbero detti a favore dello strappo definitivo dal governo Draghi e dalla maggioranza che finora lo ha sostenuto.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà e il capogruppo alla Camera Davide Crippa vengono al contrario annoverati tra i filo governisti. A mediare – riporta Sky Tg24 – ci sarebbero invece la viceministra Alessandra Todde, il ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli, l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino e l’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede.

Assemblea M5S, Sut: “Unico modo per aiutare il Paese è restare al governo”

“Credo che dobbiamo dare risposte ai cittadini in questo momento di difficoltà e fare di tutto per salvare quelle 30mila imprese coinvolte nel superbonus, senza contare i problemi che avranno molte imprese questo autunno. L’unico modo per farlo è rimanere al governo”. Lo avrebbe detto il deputato Luca Sut, intervenendo all’assemblea congiunta dei parlamentari M5S con il leader Giuseppe Conte.

Assemblea M5S, oltre dieci interventi di dissenso

Sono oltre una decina i deputati del M5S finora intervenuti in dissenso con la linea del partito sulla crisi di governo durante l’assemblea congiunta dei parlamentari con Giuseppe Conte. Secondo quanto apprende l’Ansa da chi partecipa alla riunione, fra le voci critiche ci sono Vita Martinciglio, Soave Alemanno, Rosalba Cimino, Diego De Lorenzis, Nicolò Invidia e Dedalo Pignatone. Questi stessi nomi non sarebbero d’accordo con la scelta di non confermare la fiducia al governo Draghi.

In M5S voci critiche sulla linea Conte e spaccatura sulla fiducia a Draghi

Mentre è in corso l’assemblea congiunta dei parlamentari con Giuseppe Conte, non vengono lesinate le critiche alla mancanza di ascolto da parte del leader nei confronti dei parlamentari M5S. È l’atmosfera che si respira, secondo l’Agi, nel Movimento Cinque Stelle tra la maggior parte degli eletti finora intervenuti. Con un’ulteriore osservazione: la linea finora tenuta non risulta, ha sottolineato qualcuno, deliberata e ratificata dagli attivisti e dal garante. E intanto si starebbe allargando la spaccatura tra chi vuole votare la fiducia a Draghi e chi no.

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