Pera: ‘temo situazione irrecuperabile, si scivola verso il voto’

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“Temo che la situazione ormai sia irrecuperabile, le forze politiche non hanno preso in seria considerazione Mario Draghi, che è uno statista, si scivolerà verso il voto”.

Lo dice all’AdnKronos Marcello Pera, già presidente del Senato, a proposito dello scenario di governo, in vista delle dichiarazioni di Draghi alle Camere si mercoledì prossimo. “Non mi sento di dare consigli – dice con riferimento all’area di centrodestra – . Ma temo che se anche si trovasse la pace mercoledì, dal giorno dopo sarebbe di nuovo guerra, penso che dal Pd alla stessa Lega non farebbero vivere Conte, reclamando misure utili solo per sbandierarle in campagna elettorale, con le forze politiche sempre lì a tirare la giacca al premier”.

Ma la situazione “è disastrosa, il paese è in seria difficoltà, non si doveva arrivare a questo punto, c’è stata assoluta irresponsabilità da parte di Conte, che ha messo maschere diverse nel corso della stessa giornata, che non ha alcuna credibilità. Non ha ottenuto nulla e non sarà mai il leader del movimento”.

Tajani: continuare con Draghi ma senza M5s

Dal centrodestra, il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, in un’intervista al Corriere della Sera, dice che il suo partito “è favorevole a che il governo continui a lavorare fino al termine della legislatura, come Berlusconi ha sempre sostenuto per senso di responsabilità verso il Paese. Ma il M5S di Conte non può più farne parte. Abbiamo bisogno di serietà ed affidabilità. Basta con i dilettanti allo sbaraglio”. In queste ore sono tantissimi gli appelli a Draghi perché resti, “è la conferma di quello che diciamo noi – commenta Tajani – aprire questa crisi è stata una follia”. Ora “aspettiamo cosa deciderà di fare il capo dello Stato e cosa ci dirà Draghi. Abbiamo votato la fiducia tre giorni fa, non è che adesso possiamo allegramente mandare Draghi a casa. A casa devono andarci i 5 Stelle”.

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