Crisi governo, Fitch: «Qualunque cosa accada, l’Italia è destinata ad entrare in un periodo politicamente incerto»

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La crisi di governo innescata dalla “dimissioni di Mario Draghi da Presidente del Consiglio a seguito di una spaccatura nel suo governo di unità nazionale preludono a una maggiore incertezza politica anche se venissero evitate le elezioni anticipate”. Lo sottolinea l’agenzia Fitch in una nota, spiegando che “qualunque cosa accada, l’Italia è destinata ad entrare in un periodo politicamente incerto dopo quasi 18 mesi di relativa stabilità e l’attuazione di alcune riforme”.

“Anche se Draghi dovessere rimanere, ci aspettiamo che i partiti che lo sostengono cercheranno maggiore visibilità con l’avvicinarsi delle elezioni, amplificando le tensioni esistenti” sottolinea Fitch.

L’agenzia prevede “pressioni per un maggiore allentamento fiscale nella prossima legge di bilancio”. Peraltro – ricorda l’agenzia – elezioni anticipate non solo “renderebbero estremamente stretti i tempi per l’approvazione della legge di bilancio” ma “potrebbero anche rendere più difficile per l’Italia raggiungere gli obiettivi per la prossima erogazione di fondi NextGenerationEU a dicembre, o indebolire la capacità delle autorità di dispiegare i fondi già ricevuti”.

Per il 2023 “ci aspettiamo una modesta riduzione del disavanzo al 4,5% del PIL (il governo prevede il 3,9%), riflettendo in parte le pressioni fiscali pre-elettorali”. “Le implicazioni di breve termine per la politica economica e di bilancio dipendono dagli esiti politici, ma è probabile che le riforme strutturali e il risanamento di bilancio diventino più impegnativi”, conclude l’agenzia.

Sangalli: rischio crisi economica, Draghi continui

“I consumi rallentano, l’inflazione cresce, il conflitto in Ucraina continua e preoccupa la prospettiva delle restrizioni monetarie. In questo contesto, la crisi politica rischia di ripercuotersi pesantemente su quella economica. Serve, invece, la guida di Draghi e un’azione di governo sempre più efficace per gestire al meglio le risorse del PNRR, la legge di bilancio e le riforme strutturali che il Paese attende”. E’ quanto afferma il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commentando i dati sulla congiuntura diffusi stamattina dalla Confederazione.

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