La sindaca di Terracina (Latina), Roberta Tintari, è stata arrestata oggi nell’ambito di una operazione dei carabinieri con l’accusa di corruzione.
Oltre a Tintari sono stati raggiunti da misure cautelari, tra gli altri, anche il presidente del Consiglio Comunale e due assessori.
Solo pochi mesi fa, lo scorso 14 gennaio, un’altra operazione di carabinieri e Capitaneria di Porto, aveva causato un terremoto nell’amministrazone comunale di Terracina in seguito alla quale era finito ai domiciliari il vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi.
L’operazione – riporta Il Messaggero – sta impegnando molti militari ed è in pieno svolgimento. In mattinata è prevista una comunicazione della Procura di Latina.
Si legge su Repubblica che «il sistema con cui per troppo tempo sono state gestite le concessioni balneari a Terracina sarebbe un sistema criminale. Con questa convinzione la Procura di Latina ha portato avanti una maxi inchiesta e questa mattina è scattato un blitz che rappresenta un colpo al cuore dell’amministrazione della città turistica pontina e di quella che è una storica roccaforte di Fratelli d’Italia. I carabinieri e le guardie costiere stanno eseguendo alcuni arresti e alcune misure interdittive. Ai domiciliari è finita la stessa sindaca Roberta Tintari, che due anni fa aveva raccolto il testimone dall’eurodeputato Nicola Procaccini, uno degli esponenti di FdI più vicini a Giorgia Meloni. In arresto, inoltre, altri due amministratori comunali e due tecnici. Ai domiciliari è infatti finito nuovamente l’ex vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi e la stessa misura è stata applicata pure al presidente del consiglio comunale Gianni Percoco».
Terracina (Latina), arrestata per corruzione la sindaca Roberta Tintari https://t.co/9sy0dzKQsJ
— Affaritaliani.it (@Affaritaliani) July 19, 2022
#terracina, maxi operazione dei carabinieri: arrestata la sindaca Tintari. Decapitata l’amministrazione comunale https://t.co/pIhzrBr6qq
— Gazzettino (@Gazzettino) July 19, 2022
il peggio del peggio di questa vicenda (in Italia all’ordine del giorno) è questo modus operandi che la politica adotta per coprire le malefatte:
https://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/206774/terremoto-in-comune-volevano-screditare-la-guardia-costiera
Queste modalità applicate dalla politica istituzionale sono la malattia etica e morale in cui l’Italia e gli italiani muoiono giorno per giorno.
Si capisce perchè il sistema partitico del malaffare ha prima “eliminato politicamente” Bonafede e la sua riforma della Giustizia e poi demolito il M5S che aveva programmato fin dal 2018 il ripristino della legalità, in questa italietta martoriata dalla malapolitica che si autoassolve stuprando i principi sanciti nella Costituzione della Repubblica.