Mario Draghi stamane non ha voluto sfidare i partiti, non ha inteso attaccarli.
È la precisazione trapelata da Palazzo Chigi a ridosso delle 14 – e riportata da Repubblica – poco prima che nell’aula del Senato prendesse la parola, con un intervento molto duro, il leghista Massimiliano Romeo.
«È una risposta alle reazioni irritate del centrodestra, allo “sconcerto” di Matteo Salvini per un discorso che ai leghisti (e a una parte del Movimento) è parso un atto di accusa.
Non era questa l’intenzione del premier, assicurano dal suo staff: il discorso mirava a tracciare la roadmap delle riforme da completare per mantenere gli impegni del Pnrr, accanto alle misure per tamponare la crisi energetica ed economica. Una chiamata alla responsabilità, insomma, visti gli impegni che attendono l’Italia. Di qui l’elenco puntuale di riforme come la concorrenza e il fisco, l’impegno a intervenire ancora a sostegno delle famiglie a partire da un “corposo” decreto a inizio agosto», si legge su Repubblica.
Romeo a Draghi: “Ora discontinuità, la scelta spetta a lei”
“Dobbiamo capire se l’obiettivo è quello di salvare il Paese o il campo largo progressista che è finito per qualche errore nell’inceneritore di Roma, come ha detto Mastella. Noi ci siamo se si tratta di fare una nuova maggioranza senza M5S, e se serve ricostituire un nuovo governo. Serve un governo nuovo con accanto a lei, perché è autorevole e noi la stimiamo. Ci deve essere una grande discontinuità che solo la sua autorevolezza può dare. Quindi a questo punto la scelta spetta a lei”. L’ha detto il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Draghi e rivolgendosi appunto al presidente del Consiglio.
Lega: “Sul fisco stupiti da Draghi”
“Siamo stupiti dal discorso del presidente Draghi: nessun accenno a flat tax e pace fiscale nonostante 50 milioni di cartelle esattoriali già partite o in partenza che rappresentano un’emergenza nazionale. Anche il passaggio sul credito di 1.100 miliardi di magazzino fiscale che l’Agenzia delle Entrate ha nei confronti di cittadini e imprese ci lascia perplessi. In questo momento di grave crisi economica con l’aumento delle bollette e delle materie prime anche alimentari, cosa si chiede? Di rimborsare subito? Se non bastano pandemia e guerra per un rinnovato patto fiscale tra cittadini, fisco e agenzia delle entrate cos’altro dovremmo aspettare?”. Lo dichiarano i deputati della Lega Massimo Bitonci, capogruppo in commissione Bilancio e capo dipartimento Attività produttive e Alberto Gusmeroli, vicepresidente commissione Finanze e responsabile Unità fisco del dipartimento Economia della Lega.