M5S freddo dopo il discorso di Mario Draghi al Senato.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Adnkronos, «al termine delle comunicazioni del presidente del Consiglio molti senatori pentastellati sfilano nella Sala Garibaldi di Palazzo Madama senza rilasciare dichiarazioni. Qualcuno però non cela le proprie perplessità: “Il discorso di Draghi? Molto generico”, dice all’Adnkronos Mario Coltorti, presidente della Commissione Trasporti. La capogruppo Mariolina Castellone si trincera dietro un no comment: “Parleremo dopo”. Qualche parlamentare si sfoga: “Avevamo chiesto impegni più precisi…”».
«”Su lotta alle mafie, salario minimo e reddito di cittadinanza abbiamo applaudito. Di certo non l’abbiamo fatto sul nuovo invio di armi all’Ucraina…”, spiega una senatrice. Qualcuno ha contestato il passaggio sulla necessità di una nuova riforma delle pensioni. E alla fine i pentastellati, così come la Lega, non applaudono la fine del discorso del premier, che ha chiesto alle forze politiche che sostengono il suo governo di “ricostruire il patto di fiducia”», fa sapere l’agenzia.
Serracchiani (Pd): ora serve unità e esecutivo forte
“L’Italia e’ forte quando sa essere unita ci ha ricordato oggi il presidente Draghi. Abbiamo bisogno, per affrontare la crisi che ancora incombe sul Paese, di un’Italia forte, di un governo forte e quindi di unità. Come
del resto chiede la nostra comunità nazionale. Chi ama l’Italia deve rinnovare la fiducia al governo per portare avanti le riforme del Pnrr e rendere il Paese più moderno, per realizzare l’agenda sociale tagliando il costo del lavoro, rinnovando i contratti collettivi, attuando la direttiva Ue sul salario minimo e riformando le pensioni, per rendere l’Italia indipendente dal ricatto energetico della Russia e per continuare a svolgere in Europa e a livello internazionale un ruolo da protagonista nel nome della democrazia della libertà e della prosperita’”. Lo afferma Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
Di Maio: Draghi lungimirante, chi non vota volta spalle Paese
“Il discorso del presidente Draghi è stato ineccepibile, concreto, lungimirante. Adesso non ci sono più scuse: chi non vota la fiducia al governo volta le spalle agli italiani. Adesso non servono giochini, ma occorre agire con grande senso delle istituzioni”. Così il ministro Luigi Di Maio.