Draghi: “Unica strada per stare insieme è ricostruire daccapo patto maggioranza”

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“Non votare la fiducia di un governo di cui si fa parte è un gesto politico evidente. Non è possibile ignorarlo, non è possibile contenerlo perchè vuol dire che chiunque può ripeterlo. Non è possibile minimizzarlo perchè viene dopo mesi di strappi e ultimatum. L’unica strada se vogliamo ancora rimanere insieme è ricostruire daccapo questo patto, con coraggio, altruismo, credibilità. A chiederlo sono soprattutto gli italiani. La mobilitazioni di questi giorni è senza precedenti e impossibile da ignorare”.

Lo dice il premier Mario Draghi in Senato.

“In questi mesi, l’unità nazionale è stata la miglior garanzia della legittimità democratica di questo esecutivo e della sua efficacia. Ritengo che un presidente del Consiglio che non si e’ mai presentato davanti agli elettori debba avere in Parlamento il sostegno piu’ ampio possibile”, ha sostenuto il premier

Fiducia Senato, Draghi: ‘Dimissioni decisione sofferta e dovuta’

“Oggi spiego a voi e agli italiani il motivo delle mie dimissioni, una scelta sofferta ma dovuta perché è venuta meno la maggioranza di unità nazionale”, ha detto il premier Mario Draghi aprendo il suo discorso in Senato.

“Giovedì scorso ho rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente mMattarella, la decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato questo governo sin dalla sua nascita. Il presidente della Repubblica ha respinto dimissioni e chiesto di informare il Parlamento, una decisione che ho condiviso”, ha spiegato Draghi al Senato.

“Il presidente della Repubblica mi affidò l’incarico” di premier con l’obiettivo di affrontare “tre emergenze: pandemica, economica e sociale”, “tutti i principali partiti, con una sola eccezione, decisero di rispondere positivamente a quell’appello. Nel discorso che tenni in quest’Aula feci riferimento all’unità nazionale, che in questi mesi è stata la miglior garanzia di questo esecutivo e della sua efficacia. Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere il consenso più ampio consenso”, dice ancora Draghi.

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