“Ho ascoltato gli interventi in aula della Lega e di Forza Italia apprendendo la volontà di non votare la fiducia al governo (esattamente quello che ha fatto il Movimento 5 stelle giovedì scorso). In un momento drammatico per la vita del Paese, mentre nel cuore dell’europa infuria la guerra e nel pieno vortice di una crisi senza precedenti, una forza politica europeista, atlantista, liberale e popolare oggi avrebbe scelto di stare, senza se e senza ma, dalla parte di Mario Draghi”.
Così in una nota la ministra degli Affari regionali Maria Stella Gelmini.
“Forza italia ha invece definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a matteo salvini. Se i danni prodotti al paese dalle convulsioni del movimento 5 stelle erano scontati, mai avrei immaginato che il centrodestra di governo sarebbe riuscito nella missione, quasi impossibile, di sfilare a conte la responsabilità della crisi: non era facile, ma quando a dettare la linea è una lega a trazione populista, preoccupata unicamente di inseguire Giorgia Meloni, questi sono i risultati. Questa Forza Italia non è il movimento politico in cui ho militato per quasi venticinque anni: non posso restare un minuto di più in questo partito”, ha aggiunto
“Ho sperato fino all’ultimo in un sussulto di autonomia di Forza Italia rispetto al sovranismo di Salvini. E invece ho dovuto prendere atto di una scelta grave e incomprensibile da parte del mio partito e con sofferenza e dispiacere ho deciso di lasciare…”. ha detto Gelmini all’Adnkronos dopo l’addio a Forza Italia. Allo stato, raccontano, non c’è stato nessun contatto tra Gelmini e Silvio Berlusconi.
Tajani, ‘Gelmini? Non so perche’ è insoddisfatta’
Mariastella Gelmini? “C’è sempre stata una comunicazione costante, per quanto mi riguarda. Perché sia insoddisfatta non lo so”, dice, a In Onda su La7, il coordinatore FI, Antonio Tajani, a proposito dell’addio al partito del ministro per gli Affari regionali.
Dopo il voto di fiducia anche Cangini verso addio a Fi
Dopo il voto di fiducia espresso a Draghi nell’aula del Senato, in dissenso con la linea di Fi, Andrea Cangini viene dato a un passo dall’addio al partito. La decisione, che seguirebbe quella di Gelmini, potrebbe essere formalizzata domani. Se dovesse lasciare passerebbe al Misto.
Governo, Caon (Fi): ‘Vergogna, ora è il momento dei responsabili’
“Quello che è accaduto oggi in Parlamento è vergognoso. Gli stessi partiti che non hanno voluto il presidente Draghi al Quirinale perché portasse avanti il suo lavoro a Palazzo Chigi lo hanno mandato a casa nella speranza di un tornaconto elettorale”. Lo dichiara il deputato di Forza Italia, Roberto Caon.
“Purtroppo a pagare questa scelta infausta saranno gli imprenditori e le famiglie che da domani verranno colpiti dalle speculazioni finanziarie internazionali e da un periodo di instabilità politica che bloccherà tutte le riforme iniziate dal governo Draghi. È arrivato il momento – aggiunge – che le forze responsabili scendano in campo e portino avanti l’agenda del presidente Draghi per il bene del Paese, delle imprese e di tutte quelle famiglie che ora sono in difficoltà a causa dell’inflazione, del caro bollette e dell’aumento del prezzo dell’energia”.