“Noi abbiamo posto questioni e temi, abbiamo sollecitato il premier Draghi a confrontarsi. C’è stata un’occasione importante ieri in Parlamento, perché ci sono lavoratori che prendono 3-4 euro lordi l’ora, 50mila aziende che hanno lavorato sul superbonus e stanno fallendo sui crediti fiscali bloccati, famiglie che devono decidere se pagare la bolletta o fare la spesa. È normale sollecitare il presidente in carica. Gli abbiamo chiesto risposte che sono state molto generiche e purtroppo non c’è un nuovo governo, una nuova legislatura davanti, ci sono pochi mesi. E su queste poche risposte ci siamo sorpresi perché siamo stati anche attaccati”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4.
“Tutto si può dire meno che i temi posti da noi non erano questioni di contenuto, concreti, con la massima lealtà e collaborazione. Non abbiamo mai attaccato altri gratuitamente. Delle volte sì, siamo stati pressanti nel richiedere un confronto e delle misure, delle soluzioni, come il taglio del cuneo fiscale e misure straordinarie per imprese e famiglie. Tant’è che alla nostra sollecitazione, quel documento presentato a Draghi, c’è stato un incontro con le parti sociali. E lo stesso premier aveva fatto delle aperture. Dopodiché ieri in Parlamento tutti attaccavano il M5s”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4.
“Noi non facciamo delle tattiche prendendo in giro, o giochi di palazzo. Noi ci siamo linearmente presentati in Parlamento chiedendo al premier Draghi di definire un’agenda dicendo le misure da adottare, di chiarirlo pubblicamente, nel confronto con le altre forze politiche.
Non era mica una questione personale. Dopodiché il presidente Draghi è stato sprezzante con noi, veramente molto aggressivo, incomprensibilmente e ingiustamente”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4, spiegando perché il suo partito non ha votato la fiducia.
“In più – ha aggiunto – sono intervenute le altre forze politiche, Lega e FI in particolare hanno chiesto due cose: andiamo avanti solo se il M5s viene sbattuto fuori dalla maggioranza; vogliamo il rimpasto, che significa nuove poltrone. Quindi non confondiamo gli atteggiamenti del M5s, lineare e coerente, rispetto a quelli di tutti gli altri protagonisti della vicenda”.
“Noi non eravamo arrivati per contrastare l’azione di governo. Assicuro che ancora fino all’ultimo abbiamo pensato di poter rinnovare la fiducia a questo governo perché potesse procedere speditamente per risolvere le urgenze”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4.
“Noi da mesi parliamo di estendere gli extraprofitti, abbiamo spinto il premier a uno scostamento di bilancio, a intervenire più energicamente in Europa, per un price cap, per una strategia comune, un Energy Recovery Fund. Abbiamo già gestito un’emergenza – ha aggiunto -, sappiamo cosa significa, le responsabilità, le tensioni, la complessità. Però abbiamo anche dimostrato di saper operare e ottenere misure importanti”.
“Il campo largo c’è ancora? Noi siamo una forza progressista, ma non per autodefinizione: siamo oggettivamente progressisti perché guardiamo ala giustizia sociale, alla transizione ecologica e digitale, e abbiamo sicuramente un manifesto avanzato di misure in questa direzione. Chi vuole lavorare su queste misure, può ritrovarsi a condividere con noi, o a confrontarsi con noi. Poi spetterà al Pd fare le sue scelte”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4.
“Non era assolutamente nella nostra determinazione ritrovarci in quella situazione. Una situazione che purtroppo abbiamo subito. Abbiamo subito un’umiliazione politica davanti al Paese, assolutamente immeritata”.
Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4, rispondendo a chi lo accusa di aver fatto un regalo a Vladimir Putin non confermando la fiducia al governo.
“Siamo stati responsabili, abbiamo offerto ai pensionati una pensione di cittadinanza, a cittadini che non hanno di che sopravvivere un Reddito di cittadinanza, abbiamo contribuito con le nostre misure al 6,6% di Pil, alla tenuta del Paese, a una sostanziale riduzione del debito. Tutto questo – ha aggiunto – ci è stato rinfacciato pubblicamente, ed è incomprensibile. Siamo rimasti sorpresi, sconcertati: per noi il metro non è favorire questo o quello, si può anche avere un premier prestigioso ma il problema è risolvere i problemi degli italiani”.
Con Mario Draghi “non c’è nessun personalismo. Quando sono uscito da Palazzo Chigi con il sorriso, gli ho lasciato 15-20 report sui dossier più importanti, volevo metterlo nella condizione di poter già operare nell’interesse del Paese il giorno dopo, e non è mai successo nel passaggio da un presidente all’altro”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4.
A chi gli domandava se c’è qualche problema con il premier, Conte ha risposto: “Andrebbe chiesto all’ospite che manca in questo momento. Per quanto mi riguarda, non è mai stato un fatto personale – ha aggiunto -, lo dimostra che il M5s è stata la forza che più ha lavorato in Parlamento, non ha mai attaccato gratuitamente gli avversari o i compagni di maggioranza”. “Non abbiamo mai fatto polemiche inutili, però siamo stati continuamente attaccati – ha detto ancora Conte -, e ieri gli italiani che hanno seguito la diretta dal Senato hanno visto un concentrico attacco nei confronti del Movimento. Mi chiedo, ma cosa fa paura del M5s, perché siamo considerati scomodi, cosa spaventa? Il fatto che abbiamo tagliato il numero dei parlamentari? Che abbiamo introdotto un sistema di protezione per quelli che non hanno voce, che tutti trascurano? Che siamo contro i privilegi e a favore di chi non ha garanzie?”.