“Franceschini e Speranza, a un certo punto, hanno esagerato. Quando hanno visto, la mattina, che Salvini non avrebbe votato la fiducia, hanno preso Conte da parte e gli hanno detto: ‘È il tuo momento’. In pratica volevano convincerlo a votare la fiducia per fare un Conte ter a guida Mario Draghi“.
Così Matteo Renzi intervistato da Bruno Vespa a Manduria, in Puglia, sulla crisi di governo chiusa dalle dimissioni di Mario Draghi e con le elezioni politiche 2022 all’orizzonte, il 25 settembre.
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha smentito però la ricostruzione fatta dal leader di Italia viva.
“Se fossi segretario del Pd adesso tenterei la carta area Draghi. Forza Italia ieri è sparita, non puoi dire che sei moderato e mandare a casa Draghi per andare con Salvini e Meloni. Sono andati via Gelmini, Carfagna e pure Brunetta, faranno la lista con Salvini e saranno divorati dalla Lega. Il Pd voleva convincere i Cinquestelle a votare per fare il Conte ter con Draghi. Hanno cercato di esagerare, volevano buttare fuori la Lega per fare la riedizione del governo giallorosso: la colpa politica è di Conte, il colpo finale di Salvini ma ci sono una serie di imperizie, tranne noi che abbiamo sempre tenuto la barra dritta a sostengo di Draghi”, dice Renzi.
“Si sono cappottati in un parcheggio, questo è successo ieri. Il primo degli irresponsabili si chiama Giuseppe Conte che non potendo arrivare al 2023 ha preferito aprire la crisi per salvare le poltrone di qualcuno dei suoi. Il centrodestra ha fatto una scelta secondo me sbagliata ma nella logica del calcio di rigore hanno fatto il loro. La battaglia per portare Draghi al posto di Conte è forse la cosa migliore che ho fatto nella mia carriera. Alle prossime elezioni saranno tra chi ha voluto Draghi e chi lo ha buttato giù, sarà area Draghi contro area Putin”, aggiunge.