“L’unica scelta sensata per non far vincere il centrodestra è mettersi tutti insieme, da Di Maio a Renzi alla Carfagna”. Questo il consiglio che Clemente Mastella dà al centrosinistra. Intervistato dal Qn, afferma che “se la Dc riusciva a mettere insieme Donat Cattin e Scalfaro, possono convivere anche Carfagna, Di Maio e Renzi”. Il leader di Azione Carlo Calenda per ora resta al centro. “Calenda pensa di fare la lista con il Pd, e allora la facesse. La verità è che vuole fare il successore di Letta”, ritiene Mastella. Si aspetta una chiamata dal centrodestra o dal centrosinistra? “Il centrodestra non mi chiama. Al centrosinistra vorrei dire una cosa. Ho sentito in queste ore molti miei colleghi sindaci con i quali ho firmato una mozione d’affetto per Draghi. Sono rimasti sconcertati nel vedere questo centrosinistra dove la cultura dell’inclusione rasenta il razzismo politico. Questo porterà al funerale del centrosinistra, al quale non spargerò una lacrima”.
Elezioni, Sbarra (Cisl): ‘Urgenze non possono aspettare voto’
È già preoccupato per i toni della campagna elettorale il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, che condivide l’appello del cardinale Zuppi. “La cosa peggiore che possiamo fare – dice intervistato da Avvenire – è tornare a una logica dell’ uomo solo al comando, con una politica autosufficiente fatta di slogan e bandierine identitarie”. Sbarra definisce la crisi di governo “assurda e incomprensibile”, che avviene “nel mezzo della peggiore crisi economica, sociale, sanitaria della nostra storia” e “in prossimità di scadenze e appuntamenti fondamentali”. Già a fine luglio, aggiunge il sindacalista, “aspettiamo risposte forti e misure urgenti di sostegno”. Per il sindacalista, infatti, ci sono urgenze che vanno subito affrontate e non si può aspettare il risultato delle elezioni. L’elenco delle cose da fare è lungo. Il segretario generale chiede “di sostenere già dai prossimi giorni un’agenda sociale che non ha bandiere né colori partitici”. “Il nuovo governo”, poi, “dovrà partire dal tema della crescita, dal rilancio di salari e pensioni”. Il tema della crescita salariale, secondo il numero uno della Cisl, si affronta con “l’estensione settore per settore del trattamento economico complessivo dei contratti più diffusi”. Mentre “derive ideologiche e salari fissati per legge non porterebbero benefici”.