«Le condizionalità legate al nuovo strumento anti-frammentazione della Bce ci ricordano che anche quando le regole europee di bilancio sono sospese, come in questa fase, abbiamo una disciplina condivisa da rispettare. Il prossimo governo dovrà raccogliere il messaggio lasciato in eredità da Draghi: quello di un’Italia forte, credibile, che deve continuare il suo percorso di riforme».
Così l’ex commissario europeo agli Affari Economici, Pierre Moscovici, intervistato da La Stampa.
«Evito sempre di commentare le decisioni della Bce, tuttavia le comprendo – ha premesso Moscovici, che oggi è il primo presidente della Corte dei Conti francese -. Questo aumento di 50 punti base faceva parte degli scenari possibili: la Bce ha ritenuto che il forte aumento dell’inflazione richiedesse un segnale chiaro e ha mostrato la sua determinazione ad agire».
«Non voglio speculare su ciò che può succedere in Italia sul piano politico o economico.
So che l’Italia è una grande economia, la terza dell’Eurozona, ed è essenziale che resti un attore solido. Ciò significa che le riforme lanciate come contropartita positiva per avere una grossa fetta del Next Generation EU sono più che mai necessarie. Ci sarà un nuovo contesto politico, ma conosco bene il vostro Paese: so che ha l’arte di superare le crisi politiche e dovrà esser così anche stavolta. Certo, questa era senza dubbio evitabile, ma ora ciò che conta è superarla», ha spiegato l’ex commissario Ue.
C’è il rischio di tornare alle tensioni del 2018-2019 con Bruxelles? «Non è stato facile affrontare quella situazione, ma ne siamo usciti. Anche perché quei partiti, dopo diverse peripezie, alla fine hanno intrapreso un cammino percorribile per l’Italia. Ogni volta che penso al vostro Paese mi viene in mente la frase di Galileo Galilei: “Eppur si muove”. L’Italia ha saputo superare diverse crisi politiche. È un grande Paese, una grande economia e il suo posto è nel cuore dell’Eurozona. Credo che questo sarà al centro delle scelte dei cittadini quando saranno chiamati al voto. E comunque ci tengo a sottolineare che in Italia ci sono anche partiti estremamente favorevoli all’Euro e alla costruzione europea, come il Partito democratico», ha risposto Moscovici.