Vuole dare un suggerimento alla possibile leader del centrodestra, Giorgia Meloni?
Intervistato dal ‘Corriere della Sera’, Clemente Mastella ha risposto a questa domanda dicendo: «Giorgia, non ti illudere, non succederà: Salvini e Berlusconi ti fregheranno comunque».
Sui sondaggi che danno il centrodestra in vantaggio, ha osservato: «Il centrodestra ormai è più una destra. È un fatto di numeri: il partito di Berlusconi prende la metà dei voti di Salvini e un terzo di quelli di Meloni. Peraltro al Nord, dove di più è stata sofferta la caduta del governo Draghi, industriali, commercianti, piccoli imprenditori che votavano Lega ora sono molto arrabbiati. Si asterranno. Muovendosi nella direzione di un progetto di solidarietà nazionale, il centrosinistra se la gioca».
Nell’intervista al Corriere, Mastella ha anche esposto punti fondamentali del suo programma:
«La mia idea è di adottare la formula rivelatasi vincente in Campania e in Puglia: un’alleanza larga, senza cinquestelle, puntando su sindaci e amministratori, sia perché si candidino, sia perché indichino candidati. Se al Pd pensano di fare le liste dividendosi i posti in base al peso delle correnti, hanno già perso. E riguardo ai temi ne pongo almeno tre, fondamentali: attenzione ai diversamente abili, trascuratissimi, ingabbiati nel labirinto della burocrazia, lotta alla disuguaglianza tra Nord e Sud anche riprendendo il reclutamento nell’amministrazione pubblica, revisione immediata del Pnrr, i cui benefici non stanno arrivando ai Comuni», ha fatto sapere.
Quanto ad Azione di Carlo Calenda, ha detto: «Guardi, io a Benevento ho vinto contro il candidato di sinistra e contro quello di destra. Li ho battuti entrambi. E si segni questa data: il 28 luglio si vota per il presidente della Provincia, vuole scommettere che il mio candidato batterà l’avversario del Pd sostenuto dal centrodestra? Do anche un pronostico: finisce 60 a 40. Io sono per un’alleanza larga ma il mio simbolo può vincere anche da solo, al Senato. In Campania prendo certamente più voti di Di Maio e probabilmente più voti anche di quel che resta del M5S. Non so se Calenda possa avere le stesse aspettative».