“Quando dico che si può fare ‘politica’ anche da fuori, in modo libero e del tutto indipendente intendo proprio questo. Fare proposte (ricorderete il ‘servizio civile ambientale’ su quale lavorai alcune anni fa) e fare denunce”.
Così su Facebook Alessandro Di Battista, commentando una serie di articoli su di lui pubblicati in questi giorni.
“Sono uscito dal Parlamento 5 anni fa. Sono 5 anni che vivo grazie al mio lavoro (anche oggi pseudo-giornalisti che descrivono il mondo guardandolo dal terrazzo di casa circondati da Ztl, ciclamini e senso di fallimento, infangano il mio lavoro). Non ho chiesto nulla a nessuno pur avendo la possibilità di farlo. Eppure – continua – guardate come mi trattano. Leggete quel che scrivono di me. Come lo scrivono. Con che livore, con che astio. Sapete perché? Perché non sto zitto (a differenza loro che tacciono davanti al potere)”.
“Anche fuori dal Parlamento ho fatto ‘politica’ – prosegue l’ex M5s -, ho denunciato i conflitti di interessi nel sistema mediatico, ho combattuto (e combatto ancora) il dramma degli editori impuri. Coloro che usano i giornali non per informare ma per difendere i loro interessi e provare a distruggere la reputazione di coloro che cercano di contrastarli.
In un altro post, Di Battista ha attaccato il Pd scrivendo che “un tempo il Partito Democratico si occupava di banche. Oggi, a corto di idee, e dopo aver approvato leggi ignobili come il JobsAct (a proposito, la Corte Costituzionale ha appena chiesto di aumentare le tutele contro i licenziamenti illegittimi) si aggrappa al “banchiere”. Lo stesso banchiere che firmò la letterina con la quale la BCE chiedeva ai governi italiani riforme iper-liberiste tra le quali proprio il JobsAct. Ora che siamo in campagna elettorale dalle parti del PD ripartirà la litania del voto utile contro le destre che vogliono colpire i lavoratori. Cioè sognano di fare quel che il PD ha sempre fatto”
Berlusconi non si appassiona a chi dovrà fare il premier dimenticandosi che quando era più giovane e seguitissimo si vantava che Lui aveva già prima della vittoria fatto la sua squadra il cui premier designato era Lui. Oggi non va più bene! Lo si era visto con Salvini e oggi con la Meloni. Meno male, per loro, che alla fine pur di governare saranno sicuramente coesi come già dimostrato in passato. Non fessi e litigiosi come il centro-sinistra.
Bravo Alessandro magari fossero tutti come te e invece siamo circondati da politici senza scrupoli e avanzi di galera vorrei che tu tornassi vorse le cose andrebbero meglio un grande abbraccio