Chi ha guadagnato di più dalla crisi di governo è Giorgia Meloni, mentre, per ora, a farne le spese sono i suoi alleati, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, i quali invece all’esecutivo hanno dato il colpo di grazia.
È quanto emerge dall’ultimo sondaggio di Euromedia Research.
Alessandra Ghisleri, direttrice dell’istituto, ha spiegato su La Stampa, per quanto riguarda le intenzioni di voto registrate “a caldo” nel post crisi di governo «Fratelli d’Italia incassa con successo un +1,5% nel giro di una settimana, mentre i suoi alleati pagano il prezzo del momento con un -0,9% per Forza Italia e un -0,6% per la Lega».
La sondaggista ha rilevato che la «crisi ha un prezzo e il prezzo lo pagano coloro che vengono additati come gli autori della crisi. Questa è la percezione a caldo degli elettori dopo cinque giorni dalla caduta del Governo».
«Conte (65%), Salvini (58,5%), Grillo (53,5%), Berlusconi (52,9%), Di Maio (46,9%) vengono indicati come i maggiori portatori di “colpe” in questa crisi. Le motivazioni e il grado di responsabilità sono diverse e ognuna con una sua ragione alla base. Enrico Letta si divide tra l’avere avuto delle colpe e non aver avuto nessun ruolo», ha fatto sapere Ghisleri.
Quanto a Meloni, «invece, è palese che ha riscosso il suo successo nell’operazione essendo semplicemente testimone di quanto stava accadendo a suo beneficio e che andava incontro al suo desiderio di sempre: andare al voto il prima possibile».
«Sull’altro fronte il Partito democratico, guidato dal segretario Enrico Letta, guadagna un punto percentuale (22,8%), Azione di Carlo Calenda lo 0,6% (5,1%), e Italia Viva di Matteo Renzi lo 0,5% (3,1%). La memoria è la capacità di ritrovare e custodire le informazioni e le esperienze del passato e nelle scelte di voto in più occasioni gli elettori hanno dimostrato di far pre-valere altre spinte. Memoria da pesciolino rosso? Siamo a sessanta giorni dalle elezioni politiche, così vicine, con una pausa estiva nel mezzo», sono i dati resi noti dalla sondaggista.