“L’iniziativa di Di Maio penso che possa raccogliere molte persone”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando del nuovo soggetto politico fondato da Luigi Di Maio, Insieme per il futuro, a margine della commemorazione delle vittime della strage mafiosa di via Palestro. “Io non farò parte di nulla – ha ribadito – però una mano per raccogliere attorno a questa nuova lista, che come tutte quelle nate all’ultimo momento deve costruirsi un percorso, certamente la sto dando”. Ai giornalisti che gli hanno chiesto come si fa a mettere d’accordo Di Maio e Calenda, il creatore del reddito di cittadinanza e colui che più lo contrasta, in un eventuale campo largo del centrosinistra, Sala ha risposto che “Di Maio ha più che riconosciuto che bisogna andare oltre il reddito di cittadinanza e trovare una nuova formula, non rincorre nostalgie su questo punto. Il reddito per me è stata una buona intuizione ma con una cattiva gestione”. “Voglio dare una mano per aiutare ad allargare il campo della mia parte politica – ha concluso Sala -. Non credo che le elezioni siano segnate come tanti dicono. A mio avviso l’unico modo che ha il centrosinistra per uscirne bene è cercare di allargare il campo. Quindi il mio contributo lo sto dando da questo punto di vista”.
Sala: “Non sarò candidato, Pd non ha bisogno di me”
“Io non avrò nessun ruolo politico futuro, per me non cambia nulla. L’unico mio ruolo possibile é qui a Milano e questo lo dico con assoluta certezza”. Lo ha ribadito il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se si candiderà alle prossime elezioni, a margine della commemorazione della strage mafiosa di via Palestro. “Escludo ogni mia candidatura ed escludo che il mio nome sarà su qualunque lista – ha aggiunto -. Ci sono tanti modi per dare una mano al centrosinistra e il Pd in questo momento non ha bisogno di me, sto cercando di aiutare chi sta facendo uno sforzo per fare parte della compagine di centrosinistra, che non è un passaggio automatico”. “Io una mano la do ma sono nelle condizioni di non chiedere nulla per me, io ho il mio ruolo perché prima di tutto faccio il sindaco di Milano – ha concluso -. Una mano però la voglio dare. Io non farò parte di nulla, non metterò il mio nome da nessuna parte”.