Feltri: ‘Se il centrodestra proclamasse che il proprio candidato premier è Meloni, manderebbe in cortocircuito, dem e compagni’

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«Come sarebbe agevole disarmare questa banda di radical-chic ipocriti oramai allo sbando! Basterebbe, ad esempio, che il centrodestra abbandonasse ogni esitazione e proclamasse in modo netto e senza fraintendimenti che il proprio candidato premier è Giorgia Meloni».

Così il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, secondo il quale «questa sarebbe la vera mossa strategica che favorirebbe un ulteriore e tangibile progresso della coalizione tutta e metterebbe in seria difficoltà, addirittura manderebbe in cortocircuito, dem e compagni. La sinistra, infatti, taccia di maschilismo la destra, ma si dia il caso che gli unici presidenti di Regione di sesso femminile di recente siano stati e siano di destra».

Il giornalista prosegue spiegando che «nei Consigli regionali le elette di sinistra si contano spesso sulle dita di una mano, il centrodestra invece riserva ampio spazio alle signore poiché le considera capitale umano essenziale per il benessere e la crescita del Paese intero. Il governo giallorosso ha escluso le donne pure dalle taskforce, come se ritenesse che gli esperti possano essere soltanto quelli muniti di uccello ingabbiato nei pantaloni. Quindi, oltre alle dichiarazioni di facciata sulla parità di genere, la sinistra è al di là di ogni ragionevole dubbio misogina».

« Adesso il centrodestra ha davanti una imperdibile opportunità: porre fuori gioco la sinistra che non potrebbe (senza suscitare grosse risate) seguitare ad incriminare i nemici di sessismo, riconoscendo a Meloni quello che le spetta peraltro di diritto stando a regole consuetudinarie, ovvero la presidenza del Consiglio, nella eventualità (niente affatto remota) di trionfo della coalizione, facendo sì che l’Italia finalmente abbia la prima donna premier della nostra storia. Se non ora, quando?» osserva Feltri.

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