Elezioni: la “situazione rimane mutevole”.
Il sociologo e sondaggista Renato Mannheimer ha spiegato che “il centrodestra in vantaggio”, ma potrebbero esserci sorprese.
“I dati confermano dei trend che già conosciamo la crescita della Meloni, la difficoltà Lega e Forza Italia da una parte, dall’altra la forza del Pd e il calo ormai irrefrenabile dei Cinque Stelle. Vedremo nei prossimi giorni col cambiare dell’offerta politica, se la scelta di Calenda e degli altri movimenti cambieranno le cose. Per ora ci sono molti astenuti. Quello che è significativo è che Draghi continua ad avere molta popolarità, mentre Conte, una volta primo in popolarità, è crollato”, ha fatto sapere.
Raggiunto dall’Adnkronos, Mannheimer ha affermato: “la campagna elettorale è tutta da fare, l’offerta politica tutta da delinearsi e può succedere di tutto”. Giorgia Meloni viene premiato per “un atteggiamento e un percorso assunto già da mesi e su cui lei non ha tentennato”.
Elezioni, sondaggista Mannheimer: “Impossibile dire oggi come finirà. C’è una volatilità e fluidità dell’elettorato tra il 20 ed il 30%”
“Impossibile dire oggi come finirà. C’è una volatilità e fluidità dell’elettorato tra il 20 ed il 30%”.
Lo ha sottolineato il sondaggista Renato Mannheimer in un’intervista a Panorama.
Secondo l’esperto “la crisi di governo è stata così complessa che sarà difficile stabilirne le reali responsabilità e trasformare questo in un fattore sul voto degli elettori. Di sicuro dobbiamo avere chiara la situazione di partenza”.
Secondo Mannheimer “i grandi schieramenti, destra e sinistra, sono superati. Sono pochi quelli che restano legati a questa divisione. Negli ultimi anni c’è stata grande volatilità, basti pensare ai picchi raggiunti da Renzi o da Salvini, picchi che si sono rivelati un po’ delle bolle… In più c’è la grande incognita dell’astensione. Il trend è evidentemente in crescita ma è impossibile sapere se davanti ad elezioni politiche ci sarà una frenata se non addirittura un ritorno in massa alle urne”.