M5S, D’Incà: ‘Ho scelto di lasciare dopo il non voto su fiducia’

1
4120

Sostiene di aver maturato la scelta di abbandonare il M5S “la sera del 20 luglio, dopo il non voto sulla fiducia” perché si è sentito “estraneo” nel suo “stesso gruppo” e non per la questione legata al doppio mandato. Lo spiega in un’intervista a ‘La Repubblica’, il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. Parlando di quel giorno sottolinea: “Una giornata di confronto tesissimo, dove ho assistito in presa diretta alla fine del governo Draghi – racconta – quando sono rimasto solo nella sala del governo mi sono detto che dovevo lasciare il M5S, quella giornata non poteva rappresentare me e i miei valori”. Secondo D’Incà, quanto accaduto è legato “da una parte, a una certa inesperienza politica o ingenuità del M5S. Dall’altra, nel centrodestra c’è stato grande cinismo”. “Sono convinto che oggi i cittadini, senza guardare la classica distinzione tra populismo, sovranismo, destra o sinistra – osserva – penseranno al senso di responsabilità. A chi lo ha avuto e a chi no”. Quindi, parlando di cosa farà adesso e di un suo eventuale passaggio al Pd spiega: “Ora sono concentrato sui lavori parlamentari della prossima settimana, l’ultima effettiva per Camera e Senato. Sul decreto aiuti ci sono ancora 14 miliardi stanziati. Abbiamo provvedimenti importanti da approvare, sia in Cdm che nelle Capigruppo ho chiesto di poter concludere la legislatura in maniera ordinata”. Poi, “cercherò di poter comprendere il da farsi parlando con la mia famiglia”. Secondo D’Incà “per non consegnare il Paese alle destre serve l’impegno di tutti, il campo è quello delle forze progressiste”, assicura.

Assemblea M5s Lombardia, pronti per campagna elettorale

Assemblea regionale del Movimento Cinque Stelle Lombardia a Milano per preparare la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre. La riunione, tenutasi nella sala Gaber di Palazzo Pirelli, è stata la prima relativa alla struttura e alla nuova organizzazione. Circa 200 le persone presenti in sala e 400 quelle collegate da remoto. Anche il capo politico del M5S, Giuseppe Conte, è intervenuto in videocollegamento. “La nostra campagna elettorale sarà sul fatto che se prendiamo impegni con i nostri cittadini, ci batteremo fino all’ultimo per mantenerli. Abbiamo grandissimo spazio, perché noi saremo l’unica forza politica che potrà presentarsi agli elettori definendo una serie di impegni, comprese delle riforme che non siamo riusciti a realizzare. Noi spiegheremo agli elettori che il loro voto sarà molto più utile”. Ad aprire i lavoro il coordinatore regionale del M5S, Dario Violi. “Per la prima volta il Movimento Cinque Stelle lavora a una struttura, un’organizzazione che sappia condividere e costruire competenze, a partire dai nostri attivisti fino a chi, come me, è giunto al termine della propria esperienza all’interno delle istituzioni. Oggi è stato importante ribadire che esistono delle responsabilità. Bisogna avere consapevolezza dei propri ruoli, conoscere la propria comunità ed esserne parte”, ha detto. In tal senso “abbiamo comunicato a muoverci per pianificare la campagna elettorale. Una campagna che ci vedrà sui territori a spiegare i nove punti dell’agenda economica e sociale del Movimento Cinque Stelle. Una proposta attraverso la quale offrire al Paese una visione di futuro fuori dagli schemi destra-sinistra, Renzi-Calenda, la cui inefficacia e inadeguatezza di fronte alla crisi è sotto gli occhi di tutti”, ha spiegato Violi.

1 COMMENT

  1. Non è commentabile…!!! Dovrebbero solo vergognarsi di farsi vedere in pubblico e nascondersi dietro le false facciate…. le persone non sono sceme e capiscono benissimo le motivazioni vere che li spingono a lasciare il M5S: Bisogno della poltrona e della congrua remunerazione.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here