Il vantaggio del centrodestra, secondo la sondaggista Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, intervistata da Repubblica, non è incolmabile: “Non bisogna basarsi solo sui dati usciti in queste settimane. Tutto si deciderà, come sempre, negli ultimi dieci giorni della campagna elettorale”. Sottolinea come una parte degli elettori indecisi “si potrà fare allettare da qualche buona proposta, come spesso è avvenuto in passato”. Quindi serve “una proposta unitaria e concreta, che non destabilizzi e parli al suo elettorato”.
Ritiene che al centrosinistra convenga più avere con sé Calenda che puntare che sottragga voti moderati al centrodestra. “L’unione fa la forza – osserva -, ma allo stesso tempo deve passare un unico messaggio coerente, altrimenti l’elettore coglierà i rischi di una grande ammucchiata”. Un vantaggio lo avrebbe anche Calenda: “soprattutto quando, nei giorni finali ci sarà il richiamo al voto utile: a quel punto le logiche proporzionali spariranno. E il terzo polo rischierà”. “Senza M5S e senza Calenda diventerebbe molto complicato competere col centrodestra, che parte avvantaggiato perché molto più omogeneo. Allo stesso tempo le candidature di Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini potrebbero rappresentare una difficoltà per tutti gli attori, visto che vengono da una storia completamente diversa”, ha fatto sapere.
“La proposta di Silvio Berlusconi di eliminare l’Ici e l’Imu nel 2008; gli 80 euro in busta paga di Matteo Renzi alla vigilia delle Europee del 2014; il reddito di cittadinanza proposto dai Cinquestelle nel 2018; la flat tax di Matteo Salvini alle Europee del 2019. Incisero profondamente sul risultato finale”, ha spiegato ancora l’esperta.
Quanto al M5S, “grazie allo stop del secondo mandato, hanno guadagnato qualche punto dopo mesi di calo ininterrotto nelle rilevazioni. Il che conferma, tra le altre cose, che il desiderio di protesta della gente non si è estinto”, ha fatto sapere.
Chi può intercettare questo malcontento? “Al momento M5S, Lega e Fratelli d’Italia. Ma anche quello degli scontenti è un bacino mobile e vasto, che può decidere all’ultimo momento per chi votare”.