Candidature M5S: Raggi si mette di traverso

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Si mette di traverso Virginia Raggi nella stesura delle regole M5S sulle candidature alle prossime elezioni politiche. E’ lei, raccontano fonti autorevoli all’Adnkronos, il ‘bastian contrario’ del comitato di garanzia, composto, oltre dall’ex sindaca di Roma, da Roberto Fico e Laura Bottici. ‘Saltati’ tutti e tre per la mancata deroga alla regola aurea dei due mandati -irremovibile Beppe Grillo- Raggi si sta battendo per tenere in piedi anche gli altri paletti che hanno contraddistinto le precedenti politiche, dunque principio di territorialità -candidatura legata alla residenza- no capilista bloccati, altolà alle pluricandidature in più collegi. In sintesi, “vuole le parlamentarie di un tempo, come fossimo all’anno zero del Movimento”, spiega una fonte beninformata. Non solo. Raggi avrebbe chiesto anche di inserire un paletto aggiuntivo, ovvero l’iscrizione da almeno sei mesi al M5S per potersi candidare alle parlamentarie, così da fermare i ‘furbetti’ dell’ultima ora. Una norma però che metterebbe fuori gioco Alessandro Di Battista, disiscritto dal Movimento in dissenso con la decisione di appoggiare ed entrare nel governo Draghi. Le stesse fonti, però, spiegano all’Adnkronos che Raggi sarebbe in ‘minoranza’, in quanto la più rigida dei tre membri del Comitato: molto più morbidi su un allargamento delle maglie sia Bottici che Fico.

Conte: ius soli misura sbagliata, meglio ius scholae

“Il problema della sicurezza è un problema serio, noi dobbiamo garantire la sicurezza, questo non vuol dire che dobbiamo perseguire con vene razziste, xenofobe, immigrati o certe categorie. Il problema in Italia non è legato agli sbarchi ma all’integrazione, perché se riusciremo ad integrarli con misure piu’ efficaci e percorso di formazione loro si integreranno meglio. Per questo motivo il Movimento 5 Stelle è assolutamente convinto di quella misura che noi abbiamo elaborato e presentato, lo Ius Scholae. Qualcuno parla di Ius Soli, io lo dico chiaramente, per me è sbagliato consentire la cittadinanza solo perché si è nati in Italia, che è un Paese di transito, è un errore. Invece garantire la cittadinanza a chi qui completa un ciclo intero di istruzione è diverso”. Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5Stelle, ad Agora’ Estate Rai Tre, condotto da Giorgia Rombola’.

Todde: M5s sarà la sorpresa del voto

“A quale percentuale puntiamo? Non gioco con i numeri. Io sono contenta per ogni voto che prenderemo in piu’, i cittadini parleranno alle urne. Questa legge dimostra che non si può governare da soli, e ciò vale per il Pd è per tutti partiti. Il nostro obiettivo è raggiungere piu’ persone possibili in modo da tornare nuovamente ad incidere. Il Movimento sarà la sorpresa delle elezioni”. Lo dichiara a RTL la viceministra al Mise e vicepresidente del M5s, Alessandra Todde. “Con Bonelli e Fratoianni abbiamo molti temi in comune e se ci si incontrerà sul programma credo che sarebbe cosa giusta provare a costruire un percorso comune. Noi stiamo lavorando su un’agenda chiara, sociale, progressista, di sinistra, e sono convinta che lo spazio per lavorare si possa costruire. Il M5s è l’unica forza politica, a differenza di tutti gli altri, a non avere messo veti”, aggiunge.

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