Youtrend: se Si-Verdi con il M5S, il centrosinistra rischia di perdere 14 collegi uninominali

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Se Sinistra Italiana e Verdi si alleano con i 5 Stelle per via dell’accordo tra PD e Azione/+Europa, il centrosinistra rischia di perdere 14 collegi uninominali (9 alla Camera e 5 al Senato).

É la stima di Youtrend – Catteneo Zanetto appena pubblicata su Twitter.

Lo studio esamina due scenari. Nel primo il centrosinistra è composto da PD, Sinistra/Verdi, Impegno Civico e Azione/+Europa, senza M5S e IV. Nel secondo, invece, Sinistra/Verdi lasciano la coalizione e si alleano con i 5 Stelle, facendo perdere appunto 14 uninominali al centrosinistra. Dei 14 uninominali che il centrosinistra perderebbe in caso di mancata alleanza con Sinistra/Verdi, 11 (situati in Liguria, Toscana, Romagna, Trentino e Lazio) finirebbero al centrodestra e gli altri 3 (tutti in Campania) all’alleanza tra M5S e Sinistra/Verdi. Il dato è interessante perché pochi giorni fa – si legge su Twitter – avevamo stimato che, senza alleanza con Azione/+Europa, il centrosinistra avrebbe perso un numero molto simile di collegi uninominali: 16.

Ist. Cattaneo: centrodestra al 46%, centrosinistra al 36%, M5S all’11%

Nel complesso, considerando le medie di tutti i sondaggi pubblicati in luglio, ai tre partiti di centrodestra (FdI, Lega, FI) viene attribuito circa il 46% delle intenzioni di voto sul piano nazionale, al complesso dei soggetti di “centrosinistra” viene accreditato il circa il 36% delle intenzioni di voto (avevano preso il 30% alle europee), al M5S circa l’11% (aveva ottenuto il 17%). Lo afferma – in una nota – l’Istituto Cattaneo all’indomani dell’accordo che ha definito la composizione della coalizione di centrosinistra.

L’accordo siglato ieri – prosegue l’Istituto – va nella direzione ipotizzata dalla nostra stima, dunque in un certo senso conferma la sua validità. I dati sottostanti rimangono sostanzialmente gli stessi che avevamo già considerato. Stiamo lavorando – conclude la nota – ad un perfezionamento del nostro modello di previsione e probabilmente in futuro pubblicheremo nuove analisi con una stima della distribuzione dei seggi nei collegi plurinominali ma per il momento una rielaborazione dell’analisi già pubblicata porterebbe a cambiamenti impercettibili delle mappe su cui si è concentrata l’attenzione dei media.

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