Salvini accolto da contestatori a Lampedusa: fischi e urla all’aeroporto. Il leader leghista: ‘hotspot non degno di Paese civile’

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Il leader della Lega Matteo Salvini, da poco sbarcato all’aeroporto di Lampedusa, è stato accolto da alcuni contestatori con fischi e urla. Si trattava di turisti che attendevano di partire. Il leader della Lega – si legge su Corriere.it – si trovava nella sala arrivi dello scalo.

Salvini, dopo una breve tappa privata, si è spostato al Comune dove ad attenderlo c’erano il sindaco Filippo Mannino e il suo vice Attilio Lucia. All’esterno del Municipio un gruppo di turisti che ha scattato delle foto. Ma niente selfie. Salvini è entrato subito al Comune senza fermarsi, per poi andare all’hotspot di Lampedusa, dove sono ospitati oltre 600 migranti. Il personale che gestisce la struttura gli ha spiegato come funziona la procedura di identificazione all’interno del centro di accoglienza. Lo si legge sul sito web del Corriere della Sera.

Migranti, Salvini: hotspot Lampedusa non degno di Paese civile

“L’obiettivo è riportare l’hotspot di Lampedusa, che è il più grande centro d’accoglienza di Europa, a dimensioni civili, come già facemmo in passato. Nel 2018 e 2019, l’immigrazione era già sotto controllo, il contrasto ai trafficanti di essere umani e scafisti era assolutamente effettuato. Avevamo dimezzato il numero di dispersi e morti in mare e in questo centro invece di arrivare a punte di 1.500 ospiti, ammassati per terra che non è trattamento degno di un paese civile, arrivavano alcune decine di persone”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini dopo aver visitato l’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa. “Vogliamo controllare, proteggere i confini, dare sacrosanta accoglienza a chi scappa davvero dalla guerra, che è una minoranza di chi arriva qui – ha aggiunto – . Ho parlato con il sindaco di Lampedusa e dietro questo centro ci sono enormi problemi: di rifiuti, di acqua, di tasse, di salute. C’è un elicottero dell’elisoccorso.

Elezioni, Salvini: “Conto che Viminale vada alla Lega”

“Leggo sui giornali che si distribuiscono ministeri senza il voto degli italiani. Decideranno gli italiani chi fa cosa, se gli italiani sceglieranno il centrodestra e la Lega nel centrodestra avrà più voti, a a me l’onore e l’onere di indicare il premier”. Lo ha detto a Lampedusa il capo della Lega, Mateo Salvini. “Alcuni ministri – ha aggiunto – ho chiesto di indicarli prima per trasparenza: il ministro dell’Economia, il ministro degli Esteri, il ministro della Giustizia. Conto che al Viminale ci sia un uomo o una donna della Lega, perché i decreti sicurezza li abbiamo scritti noi. Quanto a me, vado dove mi mandano gli italiani”.

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