Lezzi: «Esiste, eccome se esiste l’agenda Draghi! Ed esiste anche il metodo Draghi»

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«Chi afferma che l’agenda Draghi non esiste, vuole solo rimuovere gli ultimi diciotto mesi. Mesi in cui si sono approvati diversi provvedimenti e qualche riforma strutturale con ben 55 voti di fiducia. Esiste, eccome se esiste l’agenda Draghi! Ed esiste anche il metodo Draghi che non consiste soltanto nella pretesa di approvazione silenziosa ed ubbidiente. Draghi, insieme ai suoi fidi e a chi glielo ha concesso fino ad ora, ha usato da una parte la strategia dilatoria negli interventi di sostegno insieme a quella del rinvio delle questioni scomode e dall’altra quella della propaganda auto incensante».

Così su Facebook l’ex ministra del Sud Barbara Lezzi.

«Ed è così che ieri abbiamo assistito a un Draghi che si loda e si imbroda mentre racconta della crescita miracolosa del 2022 senza aggiungere che i consumi aumentano in valore e non in quantità. Praticamente ora si spende di più per comprare meno. Abbiamo visto il Draghi compiaciuto per l’azione del suo governo di alto profilo che lancia l’allarme per le nuvole che arriveranno a breve ma non ha detto che le stime degli organismi internazionali vedevano l’Italia tornare ad essere fanalino di coda in Europa già prima che cadesse il suo governo dei migliori. Non una parola sulle preoccupazioni di ARERA (autorità per l’energia) che prevede aumento delle bollette fino al 100% già dal prossimo autunno. Altro che nuvole, sta arrivando uno tsunami che travolgerà soprattutto la povera gente. La risposta a questa crisi energetica resa ancora più drammatica dal conflitto in Ucraina, è stata il soffiare sui venti di guerra da parte di Draghi e del suo ministro degli Esteri Di Maio che hanno pensato più a stendere tappeti a Biden piuttosto che insistere sulla strada diplomatica», ha spiegato.

«Si atteggia, il premier Draghi, a portatore di crescita e di conti in ordine ma non dice, quando si prende il merito del PIL ad oltre il 6% dell’anno scorso, che ce lo saremmo sognato se non ci fossero stati gli scostamenti di bilancio indispensabili in momenti talmente difficili da dover persino chiudere in casa un intero Paese. E sarebbe ora lungo ripercorre le ragioni che hanno fatto trovare l’Italia in situazione di estrema fragilità di fronte ad un’emergenza ma è noto che molte di quelle ragioni sono proprio riconducibili all’apostolo Draghi. Dopodiché, passiamo agli aiutini del suo fantasmagorico decreto che, oltre ad essere insufficiente come i precedenti, ancora una volta non si sforza di dare più a chi ha meno. Chi percepisce 8000 euro lordi avrà circa 6 euro al mese in più mentre chi ne percepisce 35000 circa 27. La logica del dare di quel poco un po’ di più a chi sta meglio è la stessa usata nell’ultima legge di bilancio varata quasi un anno fa. Agenda Draghi appunto», si legge ancora nel post.

«Per ora mi fermo qui ma sottolineo che alla domanda sul come intervenire rispetto al mancato pagamento degli extra profitti, parliamo di ben 9 miliardi che mancano alla casse dello Stato, Draghi ha detto che studierà la questione. Insomma, non sa come fare oppure non vuole fare. Beh, la norma che il suo governo ha scritto è stata fatta male. Questo è poco ma sicuro tant’è che persino il servizio studi del Senato lo aveva segnalato per tempo e Draghi e la beata maggioranza avevano ignorato l’allarme. Intanto, gli italiani riceveranno aiutini con i loro stessi soldi che di fatto hanno versato con più tasse e soprattutto più IVA a causa del rincaro dei prezzi e devono fare a meno dei 9 miiliardi che alcune società avrebbero dovuto versare per tempo dal momento che con la crisi energetica hanno visto schizzare gli utili verso l’alto. Altro punto dell’agenda Draghi», ha concluso.

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