Soldi cuccia cane, Cirinnà: «Basta notizie false: non ho mai chiesto che i soldi mi venissero restituiti»

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«Basta notizie false: non ho mai chiesto che i soldi mi venissero restituiti – Vedo con rammarico che alcuni giornali tornano, con gravi imprecisioni, su fatti dei quali sono stata vittima un anno fa. Domani Il Messaggero pubblicherà una mia lettera, ma intanto ci tengo a smentire notizie non vere».

Così in una nota la senatrice Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd.

«Da quasi un anno spiego a chiunque che la cuccia dove sono stati ritrovati dei soldi in contanti era in disuso da anni ed era ai margini della nostra proprietà, in un luogo aperto al pubblico transito, non visibile dalla nostra abitazione e a ridosso della strada provinciale.
Ho da subito avvisato i carabinieri e, una volta archiviata l’indagine senza che sia stato possibile risalire ai proprietari dei soldi, ho semplicemente comunicato attraverso il mio avvocato al giudice, come prevede la legge, cosa avrei fatto nel caso in cui caso i denari mi fossero consegnati. Non restituiti, perché, appunto non sono miei», ha spiegato.

«Smentisco, dunque, i virgolettati che mi sono stati attribuiti. Chi fa informazione sa quanto sia importante la scelta delle parole. Ho detto chiaramente che quei soldi sarebbero andati in beneficienza all’Associazione Olympia de Gouges che si occupa di violenza sulle donne nel territorio della bassa Maremma. Sono molto dispiaciuta che vengano tirate in ballo vicende private della mia famiglia che niente hanno a che vedere con questa storia. Io e la mia famiglia non siamo mai stati coinvolti nell’indagine che ha riguardato quei soldi. Indagine, ribadisco, archiviata.
Ed è altrettanto falso sostenere che io volessi denunciare nostro figlio Fabio, che è per me appunto un figlio, per avere i soldi rinvenuti nella nostra proprietà», si legge ancora nella nota.

«Purtroppo, la circolazione di notizie non vere, inesatte, incomplete e distorte sta generando un’ondata di reazioni violente nei confronti della mia persona e della mia famiglia che infangano il mio lavoro e il mio impegno politico», ha concluso Cirinnà.

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