In attesa che Carlo Calenda decida se confermare o stracciare l’accordo raggiunto martedì scorso con il Pd, i retroscena dei giornali raccontano che il leader di Azione sarebbe tentato da una corsa solitaria.
Si legge su ‘Repubblica’:
«È sabato sera, gli italiani sono a cena nelle località di villeggiatura e Carlo Calenda chiede consiglio agli amici: “Che devo fare col Pd?”. È dilaniato. Stracciare un accordo pubblicamente sottoscritto, andando al voto da solo col suo partito, Azione? O confermare l’alleanza siglata appena martedì scorso? Ecco il dilemma. “Carlo è travagliatissimo”, conferma un amico alle 21».
Scrive invece il ‘Corriere della Sera’:
«Carlo Calenda non ha deciso. L’enigma del leader di Azione è di nuovo quello di una settimana fa. Tenere fede al patto siglato con il Pd martedì scorso e suggellato con tanto di stretta di mano davanti alle telecamere in quel di Montecitorio? Oppure cedere alle sirene della corsa solitaria, da protagonista di un terzo polo tutto da costruire? Ancora qualche ora di tormento e oggi l’ex ministro dello Sviluppo scioglierà la riserva. Stando all’umore di ieri, quando ha saputo che Letta aveva raggiunto l’intesa con Fratoianni e Bonelli, la tentazione di tagliare i ponti con il Pd è forte, ma al Nazareno sono convinti che Calenda alla fine non romperà».
«Il suo stato d’animo sta chiuso dentro una confidenza che il leader ha fatto ieri a qualche amico e collega: “Con questa coalizione di centrosinistra, la destra la voterei anch’ io”», riporta il quotidiano di Via Solferino, che ricorda «Parole che rispondono alla preoccupazione di Letta di regalare la vittoria a Giorgia Meloni e che ben raccontano la rabbia e la distanza che il fondatore di Azione sente tra le sue idee e quelle della sinistra rossoverde».